"Tra gli obiettivi che la Conferenza delle Regioni si è posta, c’è la vaccinazione dei giovani nella fascia di età tra i 12 e i 23 anni per consentirne l’immunizzazione entro settembre ed evitare il più possibile chiusure di classi e di istituti con l’apertura dell’anno scolastico”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi rispondendo a una domanda di Francesca Frediani (M4o) nel corso dell’informativa sull’andamento della campagna vaccinale svolta ieri mattina in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.
I timori su ciò che potrebbe accadere con l'avvio del prossimo anno scolastico sono tanti. La Regione, nel decidere il calendario 2021/2022, proprio per "tamponare" il rischio di un altro anno complesso e con numerosi stop, ha dato la possibilità di cancellare, in caso di contagi e di chiusura delle scuole, le vacanze di Carnevale, tra fine febbraio e inizio marzo.
Gli studenti chiedono di poter andare a scuola in presenza - in particolare quelli delle superiori - e che ci si organizzi per limitare al massimo i rischi, in particolare per quanto riguarda i trasporti.
Iniziative ce ne sono già state nei giorni scorsi: il flash mob di sabato 12 giugno a Cuneo, con gli studenti in piazza. La lettera del Comitato di Mondovì ai comuni, perché si organizzino e si eviti in ogni modo, in caso di ripresa dei contagi, che a pagare siano ancora una volta gli studenti.
Il tema è caldo. La risposta che ha dato l'assessore Icardi, in linea con quello che si sta programmando a livello nazionale, è, appunto, la vaccinazione.
Per garantire al massimo la presenza e un anno scolastico il più vicino possibile al normale, non si vedono altre strade.
La vaccinazione è stata, da gennaio in avanti, la risposta al Covid per le categorie più a rischio e sarà probabilmente la risposta anche per la scuola. Ma i genitori saranno d'accordo? In Piemonte sono in corso le vaccinazioni dei ragazzi più grandi, nelle open night. Il 19 giugno è in programma la seconda notte, destinata ai ragazzi dai 18 ai 28 anni.
Ma vaccinare gli studenti significa abbassare ulteriormente l'età. Quanti genitori, pur favorevoli ai vaccini, saranno disposti a farli fare ai propri figli minorenni?
E' un nodo ancora tutto da sciogliere.