Attualità - 04 novembre 2021, 10:22

Tir in Valle Stura, l'ex sindaco di Vinadio Giverso: "L'idea del treno è pura suggestione, serve la circonvallazione lunga"

Riceviamo e pubblichiamo

Due tir incastrati a Demonte

Due tir incastrati a Demonte

La trasmissione di Report di lunedì 25, che può essere inteso come uno spot pubblicitario:

  1. A favore di una nota azienda di imbottigliamento di acqua (più grande del mondo, con una bellissima cascata d’acqua che dà idea di quantità illimitate, con belle e innovative linee di imbottigliamento senza neanche un addetto che tutela il territorio, con un “quasi bello” stabilimento visto dall’alto)

  2. Contro il turismo della valle dove ci si arriva passando su un ponte a rischio, ci si trova in un centro “incasinato” dove le auto vengono agganciate dai camion, dove gli amministratori sono incapaci di prendere decisioni perché litigano pur ricevendo milioni di euro dalla nota azienda, dove (dichiarazione del CEO azienda acqua minerale) il traffico dei TIR è per il 50% internazionale (in realtà meno del 30%);

Ha provocato un sussulto decisorio in alcuni amministratori della Valle che hanno immediatamente sposato, senza se e senza ma (come si dice oggi), l’ipotesi del treno. Dicono che si tratti di uno studio del Politecnico di Torino, sorge però qualche dubbio che il progetto sia stato effettivamente elaborato dal Politecnico o, non piuttosto, da qualcuno che ha frequentato il Poli o che è passato vicino a Corso Duca degli Abruzzi 24.

I binari partirebbero da Roccavione e poi, tramite una galleria di lunghezza ignota, sbucherebbero in Valle Stura. Non è dato sapere dove sarebbe l’imbocco in Valle Gesso né lo sbocco in valle Stura e, pertanto, quanto sarebbe lunga; si possono però formulare 2 ipotesi:

  1. Se la galleria avesse l’imbocco prima di Valdieri e sbucasse a Festiona, avrebbe una lunghezza orientativa di 6 km , ma poi si dovrebbe, necessariamente, realizzare una ulteriore galleria di oltre 2 km dai Baru sino ai Fontan per arrivare al ponte dei Perdioni.

  2. Se non si vogliono interessare i campi da sci di Festiona la galleria dalla val Gesso potrebbe avere l’imbocco dopo Valdieri e sbucare direttamente a Perdioni-Fontan con una lunghezza della galleria di 9 km.

  3. Da ponte Perdioni sino al ponte Goletta non è particolarmente difficile posare i binari che, ovviamente, sarebbero al di fuori dell’attuale tracciato della strada exmilitare che, invece, potrebbe essere utilizzata (anche solo in parte) per una alternativa circonvallazione stradale. .

  4. Arrivati al ponte Goletta viene il bello, per andare sui piazzali della nota acqua minerale; il vecchio progetto delle gallerie stradali prevedeva già una galleria lunga 2.146,37 m per sbucare sulla piana di Primant; poi però si dovrebbero realizzare i ponti sui torrenti RioFreddo e Sant’Anna (particolarmente a rischio) per arrivare ai piazzali dello stabilimento; c’è solo un particolare il solco della valle Stura (dicono sia di origine glaciale) nell’area di Roviera è abbastanza stretto per poter consentire la realizzazione di vasti piazzali necessari per l’imbarco e sbarco sia dei container e TIR dell’Acqua sia per i TIR “internazionali”. Aspettare una nuova era glaciale che allarghi la valle è improponibile perché il consumo di acqua in bottiglia sarebbe zero e, quindi, non più necessari i piazzali. Fare dei piazzali a diversi piani comporterebbe, forse, qualche problema soprattutto per far arrampicare i treni.

Ad inizio estate e autunno si assiste alle manovre dei camion che, per i pastori, imbarcano e sbarcano le pecore e le mucche - in modo abbastanza tranquillo su piazzali capienti - ma con la ferrovia si riuscirebbero a imbarcare tutti i camion sui treni in modo pacifico e che dimensioni dovrebbero avere i piazzali? I TIR delle aziende del Cuneese che trasportano macchinari in Francia dovrebbero sottostare alle manovre di carico e scarico sui treni per percorrere meno di 30 km? Quanto inciderebbe il costo sui km evitati sula strada della valle Stura? Indubbiamente i carichi dell’acqua minerale trasportati con la ferrovia usufruirebbero di sensibili vantaggi, ma 30 km di ferrovia sommati a centinaia di km su gomma comporterebbero un sensibile aggravio…soprattutto per il cuneese.

Si continua a non voler, da oltre 20 anni, considerare il tracciato di una “circonvallazione lunga” da Rialpo- ponte Perdioni - ponte Goletta – transito sotto il Forte di Vinadio con una galleria lunga 650 m che prima del ponte di Pratolungo ritorni sulla statale esistente; la circonvallazione lunga sarebbe utilizzata sia dai camion internazionali sia da quelli che trasportano acqua minerale, macchinari, pecore, mucche e, ovviamente, anche dagli autobus turistici che non devono sostare nei paesi di Aisone e Demonte. La circonvallazione lunga percorsa da un elevato numero di TIR favorirebbe il mantenimento del traffico delle auto all’interno dei paesi perché non avrebbero nessun interesse ad accodarsi ai TIR.

Ai 50 milioni già stanziati per il progetto in discussione della sola circonvallazione di Demonte basterebbe aggiungerne una quarantina …. meno dell’utile netto del 2020 della nota Acqua Minerale. Il Comune di Vinadio, anche se non titolato, a fine marzo ha segnalato alla Regione, per le opere da inserire nel Recovery Plan, la circonvallazione evidenziando che servirebbero meno di 40 milioni di € tenendo conto dei 50 milioni già stanziati da oltre un lustro.

I tempi di realizzazione di una ferrovia sarebbero estremamente lunghi, l’unica soluzione immediata, che eviti anche il crollo del ponte dell’Olla, è quella di chiudere la frontiera ai TIR e consumare soltanto più “l’acqua del sindaco”….con i sussidi della disoccupazione ed il reddito di cittadinanza si potrebbe resistere per un po’, ma poi?

Angelo Giverso
vice sindaco di Vinadio


lettera firmata

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