Dove si riverseranno, se non sulla viabilità ordinaria, i mezzi agricoli che specialmente durante la stagione della vendemmia utilizzano la tangenziale albese per i propri spostamenti?
E’ questa l’ultima grana che riguarda il sofferto completamento dell’A33 Asti-Cuneo, i cui cantieri procedono ora a ritmo spedito sulla tratta compresa tra la stessa tangenziale e il confine tra Roddi e Verduno (l’ultima previsione è quella di un’ultimazione in anticipo, già in autunno, rispetto al termine originario di fine anno), mentre ha invece fatto perdere le proprie tracce, tra i ministeri romani, la concessione della Valutazione di Impatto Ambientale relativa al nuovo progetto fuori terra del tronco A, tra Verduno e Cherasco, per il quale l’Osservatorio del Paesaggio di Langhe e Roero aveva sollecitato il Ministero della Cultura a chiedere un supplemento d’indagine da parte di un organismo indipendente.
Era stato lo stesso sodalizio ambientalista a sollevare, nelle scorse settimane (leggi qui), una problematica della quale nessuno si era sinora preoccupato, a partire dalle organizzazioni degli agricoltori. Se la tangenziale diventerà autostrada – è il tema – dove passeranno i mezzi agricoli che oggi la utilizzano, visto che il Codice della Strada vieta loro di utilizzare autostrade e strade extraurbane principali, ma solo la viabilità ordinaria, sino alle strade extraurbane secondarie?
Del problema si è discusso nel corso di alcuni incontri che il sindaco albese Carlo Bo ha convocato nelle scorse settimane presso il municipio di Alba, presenti anche i primi cittadini di Guarene Simone Manzone, di Roddi Roberto Davico, di Grinzane Cavour Gianfranco Garau, di Monticello d’Alba Silvio Artusio Comba, in rappresentanza dell’Associazione Sindaci del Roero, e di Novello, Roberto Passone, quale presidente dell’Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo, oltre che dei rappresentanti delle associazione agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
Dopodiché il sindaco di Alba lo ha portato all’attenzione del tavolo di coordinamento sul completamento autostradale tenuto nei giorni scorsi in Regione, qui davanti all’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, ai dirigenti del Settore regionale Trasporti e ai referenti della società concessionaria.
Al sindaco di Alba l’onere di rappresentare al tavolo torinese "una problematica oggettiva, visto quanto prevedono le norme in tema di circolazione stradale, che riguarda mezzi che oggi transitano sulla tangenziale e domani non potranno più farlo, quando questa sarà qualificata come autostrada, visto che il Codice della Strada esclude in modo chiaro questa possibilità. Un tema importante anche e soprattutto durante la vendemmia e in concomitanza con la Fiera del Tartufo, quando la viabilità locale albese risulta già particolarmente sotto pressione".
"L’assessore Gabusi, i dirigente regionali e la concessionaria – spiega Carlo Bo – hanno preso atto della situazione impegnandosi a rivederci a breve per trovare una possibile soluzione, che in ogni caso non è semplice. E’ vero che tale problematica verrà in qualche modo mitigata nel momento in cui Alba potrà avere il suo terzo ponte e la collegata tangenziale, ma parliamo di un orizzonte temporale di diversi anni, ovviamente. L’auspicio oggi è che, nelle forme di una deroga, si possa trovare una formula che consenta di procrastinare questa convivenza, così da conciliare le esigenze di tutti. Vedremo se anche a livello formale sarà possibile".