Una mensilità aggiuntiva una tantum erogata ai dipendenti con l’obiettivo di "offrire a tutte le famiglie un aiuto concreto per far fronte a questo periodo difficile".
E’ quanto verrà erogato ai circa 200 addetti dello stabilimento di Vinadio di Acqua Sant’Anna Spa per decisione del suo presidente e amministratore delegato Alberto Bertone.
"Il momento storico è delicato per tutti, con l’aumento dell’inflazione e la recessione in vista, il potere di acquisto degli italiani si è ridotto generando uno stato generale di grande incertezza", si legge in una nota diffusa dall’azienda della Valle Stura, che ha chiuso il bilancio 2021 con un fatturato superiore ai 300 milioni di euro e il primo semestre dell’anno in corso in ulteriore crescita, con vendite per 180 milioni.
"L’aumento delle bollette, del carburante e in generale dei prezzi dei beni alimentari stanno mettendo a dura prova i risparmi delle famiglie – prosegue il comunicato, nel quale si quantifica il Bonus Sant’Anna in una somma pari alla retribuzione lorda mensile di ciascun dipendente –. E’ doveroso poter intervenire concretamente per aiutare i lavoratori e innescare un meccanismo virtuoso che permetta a tutti di avere maggiore fiducia nella capacità di acquisto dei prossimi mesi".
“Questo gesto – dichiara Bertone – vuole essere un messaggio di vicinanza a tutti i nostri lavoratori che sono la forza della nostra azienda, un modo per ringraziarli per l’impegno prestato negli ultimi anni particolarmente impegnativi e critici. Vuole anche essere la prima pietra di una strada percorribile da altri, mi auguro tanti, imprenditori italiani, affinché possano premiare i propri dipendenti con un’opportunità economica significativa per affrontare i prossimi mesi”.
Nelle scorse settimane l’azienda era salita alla ribalta nazionale per le difficoltà di approvvigionamento dell’anidride carbonica necessaria a imbottigliare le varianti gasate della sua acqua in bottiglia. Sull’altrettanto spinoso tema della siccità, lo stesso Bertone nei giorni scorsi aveva spiegato ai colleghi del "Corriere della Sera-Economia" che "sarà sempre di più un problema. Non c’è più la neve, che era la nostra batteria e ci dava l’acqua un po’ alla volta – la sua constatazione, dopo aver illustrato i propositi di espansione dell’azienda sul mercato francese –. Le sorgenti buttano ancora, ma la portata si è dimezzata rispetto al mercato normale. Ho fatto un giro con l’elicottero, come al solito, per cercarne ma si vedono solo montagne asciutte. Non abbiamo cali della produzione ora, ma il raggiungimento degli obiettivi potrebbe essere ritardato".






