C'è anche un po' di Granda nel concorso internazionale per la riqualificazione della Cavallerizza Reale di Torino, messo in piedi dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Tra i sei finalisti ammessi spunta il nome dell'architetto cuneese Alberto Lessan, 39 anni, torinese d'adozione.
Originario di Borgo San Dalmazzo, Alberto Lessan è l'unico capogruppo under 40 ad aver ottenuto l'accesso per la seconda fase del concorso. Figlio del compianto architetto borgarino Franco Lessan, Alberto vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha studiato al Politecnico di Torino, a Göteborg in Svezia, e si è laureato con una master thesis tra Italia e Cina. Dal 2018 insegna al Politecnico di Torino e presso IAAD. Nel 2011 fonda “Balance Architettura” con Jacopo Bracco, studio che si occupa di Architettura, Interior Design, Spazi di Lavoro, Urbanistica e Grandi Allestimenti. Le sedi sono due: a Torino e Borgo San Dalmazzo.
Per il concorso della Cavallerizza, Alberto Lessan è a capo di un team di professionisti: “Siamo tutti under 40, studi torinesi e un gruppo internazionale di ingegneria”. Questa la composizione: Balance Architettura (http://www.blaarchitettura.it/) insieme a Archisbang (https://www.archisbang.com/) e 2mix (http://www.2mix.it/it/) per la parte di Architettura; Bollinger+Grohmann (Germania - https://www.bollinger-grohmann.com/) per la parte di Ingegneria Strutturale; TETRAStudio (https://www.tetra-studio.it/) per la parte di Restauro.
Gli altri cinque finalisti sono nomi di calibro internazionale: Adam Caruso (Caruso St John) di Londra; Piero Paolo Guicciardini (Guicciardini & Magni architetti) insieme all’illustre giapponese Kengo Kuma; la francese Anne Lacaton (Lacaton et Vassal Architectes) di Montreuil, che ha vinto il Pritzker Prize 2021, il belga Inge Vinck (Architecten Jan de Vylder Inge Vinck) di Gent – Belgio e Cino Zucchi (CZA - Cino Zucchi Architetti srl) di Milano.
Sei finalisti che l'hanno spuntata tra 47 candidature di dodici paesi diversi (Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Kazakistan, Polonia, Portogallo, Svizzera, Spagna e Russia) per 510 professionisti di 15 nazionalità. Come riferisce il presidente della commissione Michele De Lucchi, sono stati scelti per “la reputazione dello studio candidato e dei suoi associati, insieme alle referenze e alla qualità della relazione metodologica presentata”.
“Una bella soddisfazione per me – commenta Alberto Lessan -. Si tratta di un concorso difficile che ha avuto una grande eco internazionale. Nella prima fase erano richieste molte competenze tra arte, architettura e restauro. Ecco perchè abbiamo da subito creato una cordata composta da professionisti di esperienza e preparazione multidisciplinare”.
I sei finalisti dovranno consegnare i progetti per il 10 gennaio 2023. Il gruppo vincitore verrà proclamato a febbraio. Da lì si aprirà una lunga fase di autorizzazioni edilizie e concessioni: ci vorranno dodici mesi prima di poter posare la prima pietra e la fine dei lavori non sarà prima di due anni. Insomma, per vedere completato il recupero della Cavallerizza Reale si dovrà quindi attendere almeno fino al 2026. Parliamo di un complesso rimasto abbandonato e occupato da alcuni collettivi, nonché interessato da tre intensi di incendi di origine dolose. Una ferita aperta nel cuore di Torino che Compagnia di San Paolo e UniTo vogliono riqualificare. Obiettivo è realizzare un polo culturale di livello internazionale, nel cuore della città che prevede l'insediamento di nuove funzioni culturali, formative, ricettive, sociali e terziarie.
“Sono onorato di essere arrivato in finale a fianco di professionisti di altissimo livello. Ce la giocheremo fino in fondo e lavoreremo con la massima ambizione”, conclude Alberto Lessan.