Attualità - 05 ottobre 2022, 17:36

A Cuneo è nato RetImpresa LAB, il nuovo centro di servizi per le reti di impresa di Confindustria [FOTO E VIDEO]

Siglato accordo con ReImpresa. E' il primo centro del Nord Ovest che fornirà un supporto operativo altamente qualificato per stipulare i contratti di rete, consulenza per la partecipazione a bandi e l’accesso a finanziamenti dedicati

L'accordo siglato dal presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola e dal presidente di RetImpresa Fabrizio Landi

L'accordo siglato dal presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola e dal presidente di RetImpresa Fabrizio Landi

 

È nato a Cuneo il RetImpresa LAB, il primo centro di competenze integrate e di servizi su misura in Piemonte sulle Reti d’Impresa, con gli uffici nella sede cuneese di Confindustria. L'accordo è stato siglato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 5 ottobre, dal presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola e dal presidente di RetImpresa Fabrizio Landi.

Si tratta di un servizio a disposizione delle aziende, il primo del Nord Ovest: un network di professionisti specializzati in formazione, consulenza amministrativa specialistica, giuridica e legale, marketing strategico di posizionamento delle reti.

Il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio ha aperto i lavori: “Come associazione crediamo nelle aggregazioni tra imprese. La realtà economica e geopolitica attuale è talmente complessa che il mettersi insieme rappresenta indubbiamente un valore aggiunto. Da oggi, grazie a RetImpresa, forniamo un importante supporto consulenziale, uno strumento in più alle nostre aziende per lavorare bene insieme”.

 

Gli imprenditori - commenta il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola - sono sempre focalizzati sulla crescita del business e, come Confindustria Cuneo, lavoriamo al loro fianco per agevolarle. Il contratto di rete è un metodo innovativo per incrementare la competitività e cogliere al meglio le opportunità di sviluppo. Inoltre, con l’introduzione della codatorialità, le reti di impresa diventeranno uno strumento ancora più strategico di collaborazione tra imprese”.

 

Carlo La Rotonda, direttore RetImpresa: “Grazie a Confindustria che ha investito in competenze. Verranno forniti supporto e assistenza alle imprese che vogliono approcciare al fenomeno. Fare rete non è per tutti. È un passaggio che richiede maturità e consapevolezza ma soprattutto assistenza qualificata come quella data da RetImpresa Lab che nasce oggi a Cuneo”.

Fabrizio Landi presidente di RetImpresa: “La rete di impresa è un fenomeno solo italiano che nasce per aiutare un tessuto imprenditoriale molto frammentato. Ad esempio per competere con un mercato complesso come quello della Cina è necessario fare rete per evitare fregature. O anche per partire con investimenti di base che sono troppo onerosi per un singolo. In sostanza si permette ad imprenditori anche concorrenti di fare un accordo su interessi comuni senza costituire una società. È uno strumento molto interessante e l'obiettivo nostro è fare gli interessi dei nostri associati”.



Elena Angaramo, responsabile del Centro Studi di Confindustria Cuneo ha fatto una panoramica sulla realtà delle reti di impresa: “Ad agosto 2022 le reti nazionali superano le 8 mila unità, l'85% delle quali sono reti contratto, il restante reti soggetto. A servizio di oltre 44 mila imprese. Sul podio svettano Lazio, Lombardia e Veneto. Mentre in Piemonte solo 2.202 imprese sono inserite in contratti di rete che ammontano a 745. In provincia di Cuneo i contratti di rete sono 241, a servizio di 713 imprese. Svettano i settori agroalimentare, costruzione e commercio e riguardano soprattutto le medie e piccole realtà con 2/5 addetti (23%). Il trend è in continua crescita.

 

Durante l'evento è stato fatto un focus sull'istituto della codatorialità. Ne ha parlato Ilario Alvino del dipartimento di Scienze Giuridiche, Università La Sapienza di Roma: “Parliamo di uno strumento vecchio, possibile dal 2009 che va ad intercettare un'importante esigenza delle imprese e che tuttavia è spesso poco conosciuto. Nasce dalla felice intuizione che l'aggregazione fra imprese spesso passa attraverso il coordinamento dell'attività lavorativa. E quindi è fondamentale la mobilità dei lavoratori in rete, per condividere professionalità. In sostanza può essere intesa come l'ipotesi di assunzione congiunta: un lavoratore posto in condivisione con due o più datori di lavoro”.

Cristina Mazzariello

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