Al Direttore - 09 gennaio 2023, 15:08

Il saluto negato a un caro morente: "Non mi è stato permesso stringerti nel tuo ultimo respiro"

"Ci sono stanze per ogni destinazione d'uso, si paga per molti servizi, ma una stanza del saluto?"

Il saluto negato a un caro morente: "Non mi è stato permesso stringerti nel tuo ultimo respiro"

Il tema delle restrizioni che permangono nelle strutture per anziani al centro dell’amara riflessione che una lettrice ha voluto condividere col nostro giornale.

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Sei andata via senza di me, non mi è stato concesso starti vicino nel momento più duro per noi due. Non mi è stato permesso stringerti nel tuo ultimo respiro, non mi è stato permesso darti l'ultimo bacio nel letto di morte.

Burocrazia, regole, poca umanità, responsabilità. Vivevi in una Rsa come tante, una scelta presa in comune, la vita, il lavoro, la necessità di cure. Poi hai cominciato a non stare bene e tutto è cambiato.

Burocrazia, regole, poca umanità, responsabilità scandivano i tuoi giorni fino al tuo ultimo rintocco. Non parlo da figlia ferita, ma come famiglia a cui non è stato concesso il dolore dell'ultimo saluto.

Scriviamo questa lettera colma di dolore e amarezza nella speranza che la risonanza che potrebbe avere possa cambiare le regole attuali nelle Rsa.

Qualche giorno fa è mancata una persona da molto noi amata. Il percorso che l'ha portata a spegnersi però è stato colmo di sofferenza per tutti noi perché non sapremo mai, se per regole post covid o regolamento standard, dopo l'orario di visita non si può stare al fianco di una persona morente.

Abbiamo così dovuto lasciarla scivolare nell'abbraccio della morte in un letto sola, con il passaggio sporadico di personale sanitario e con l'unica consapevolezza che prima o poi avremmo ricevuto una telefonata.

Quella telefonata è arrivata nel cuore nella notte e ancora una volta ha rappresentato dolore e amarezza perché non siamo potuti entrare in struttura per un ultimo abbraccio, né decidere come vestirla per l'ultimo saluto e vederla solo il mattino successivo in camera mortuaria.

Ci sono stanze per ogni destinazione d'uso, si paga per molti servizi, ma una stanza del saluto? Avremmo voluto stringerle la mano fino alla fine, donarle tutta la forza e l'amore fino all'ultimo respiro, ma tutto ci è stato negato senza alcuna motivazione.

L'umanità, lasciamo gli anziani in queste strutture con la speranza che siano accuditi al meglio, paghiamo perché sia così, ma nel momento più triste siamo rimasti ancora più feriti.

Vogliamo dare voce al dolore, vogliamo chiedere che qualcosa cambi perché nessuno provi più quelli che abbiamo provato noi.

Lettera firmata,
Cuneo

Al direttore

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