Attualità - 31 maggio 2023, 13:32

Rigenerazione urbana con fondi FESR: è l'obiettivo dei Comuni dell'area Monregalese e basso Cuneese

Mondovì, Boves, Peveragno, Vignolo, Cervasca, Roccavione, Beinette, Margarita e Borgo San Dalmazzo potranno contare su un fondo totale di 10 milioni (di cui il 20% cofinanziato). Entro settembre la stesura del documento di strategia, quindi l'approvazione da parte della Regione, e, nella primavera del 2024, progettazione e realizzazione degli interventi

Rigenerazione urbana con fondi FESR: è l'obiettivo dei Comuni dell'area Monregalese e basso Cuneese


Un totale di 10 milioni all'aggregazione di Comuni del Monregalese e basso Cuneese, di cui 8,265 milioni finanziati con i fondi FESR (Fondo Europeo Sviluppo regionale) e il restante 20% cofinanziato.

La pioggia di soldi arriverà su un territorio di circa 60 mila abitant: ai nove Comuni di Mondovì, Boves, Peveragno, Vignolo, Cervasca, Roccavione, Beinette, Margarita e Borgo San Dalmazzo. Mondovì è il Comune capofila che si accollerà la parte portante burocratica.

Questa mattina, mercoledì 31 maggio, la conferenza stampa in Provincia alla presenza dei sindaci Luca Robaldo (in video), Maurizio Paoletti, Paolo Renaudi, Danilo Bernardi, Enzo Garnerone, Lorenzo Busciglio, Michele Alberti, Roberta Robbione. Assente giustificata Germana Avena. Al tavolo anche Giulia Danna, Capo di Gabinetto del Comune di Mondovì.

C'è da costruire una strategia urbana d'area – ha dichiarato il primo cittadino di Mondovì Robaldo -. La fortuna è che siamo pochi e che abbiamo trovato un modus operandi molto pratico e fattivo che ci porterà a massimizzare questo fondo cospicuo”.

Le tempistiche e i filoni di intervento

Entro il 19 giugno sarà affidata ad uno studio (tramite manifestazione di interesse) la stesura del documento di strategia che sarà la base per il successivo lavoro. Il documento, con l'individuazione dei filoni, dovrà essere pronto entro fine anno, “ma noi contiamo di farlo entro settembre” ha precisato Robaldo. Quindi l'approvazione da parte della Regione, e, nella primavera del 2024, la partenza della progettazione e della realizzazione.

La volontà comune è quella di individuare come filone principale di intervento la rigenerazione urbana, proprio come indicato dalla Regione che ha focalizzato l'attenzione anche sull'ambito della transizione ecologica. Tuttavia non si escludono interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico, culturale, turistico e naturale, mediante il coinvolgimento delle comunità locali.

La suddivisione dei fondi, concordata a grandi linee tra i nove Comuni, avverrà sulla base dei progetti e dell'impatto demografico.

Le dichiarazioni dei sindaci

Il sindaco di Cervasca Garnerone: “Riconosco un bel lavoro di squadra. Spero che questa area omogenea in futuro possa attrarre altre risorse. Tuttavia serve un minimo di elasticità sul filone rigenerazione su cui, come Comune, abbiamo già in mente un paio di progetti”.

La sindaca di Borgo Robbione: “Un'ottima opportunità per dare una strategia omogenea al nostro lavoro. Grazie a Mondovì che si è accollato il ruolo di comune capofila”.

Il primo cittadino di Peveragno Renaudi: “I comuni più piccoli non avrebbero la forza e la capacità gestionale. Avere un capofila è fondamentale”.

Il sindaco di Boves Paoletti ha chiesto a Robaldo di farsi portavoce in Regione per avere direttive precise: “Servono norme che siano comprensibili, chiare e sintetiche”.

Il sindaco di Beinette Busciglio: "Noi abbiamo in mente la rigenerazione dei campi sportivi".

Ogni comune ha le proprie aspettative – ha concluso Robaldo -. Se il filone, come probabile, sarà quello della rigenerazione urbana, a Mondovì proporremo un intervento sulla Cittadella”.

Cristina Mazzariello

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