Politica - 26 settembre 2023, 17:02

Cuneo tra programmazione e bilancio: la maggioranza (silenziosa) fa quadrato in consiglio

Le due discussioni sono state caratterizzate dagli strali delle minoranze, che hanno tacciato i gruppi avversari di mancare l’opportunità di dibattito: “Non si ricordano maggioranze così incapaci di portare contributi”

Il consiglio comunale di Cuneo

Il consiglio comunale di Cuneo

Sarà anche rimasta silente per la maggior parte delle discussioni che - nell’ultima serata del consiglio comunale di Cuneo - hanno riguardato l’approvazione del Documento Unico di Programmazione e del bilancio consolidato, ma la maggioranza consigliare della città capoluogo ha fatto comunque espressione delle proprie convinzioni tramite il voto: entrambi i documenti, parte fondamentale del programma di governo della città, sono stati infatti approvati da 21 votanti su 28.

Questo DUP è inevitabilmente condizionato dalla massiccia presenza dei fondi PNRR, che sono essenza del lavoro di quest’anno ma interessano l’intera struttura comunale: siamo in una fase di consolidamento dei progetti proprio grazie alla certezza dei finanziamenti – ha detto la sindaca Patrizia Manassero - . L’obiettivo, che credo nobile, è quello di spendere tutti i denari PNRR a cui abbiamo e avremo accesso”.

Il bilancio consolidato è un documento complesso ma dalla funzione chiarissima: capire se le scelte politiche intraprese hanno ingenerato nell’anno precedente elementi di difficoltà. È anche uno dei tanti strumenti che abbiamo per riflettere sull’andamento delle partecipate; siamo pronti a riprendere gli incontri in commissione con i loro direttivi, incentrandoli su ragionamenti derivati proprio dal documento che presentiamo stasera”.

"Non si ricordano maggioranze così incapaci di portare contributi"

L’approvazione si potrebbe anche fotografare come uno schiaffo a chi nei banchi della minoranza non perde occasione per sottolineare le fratture della coalizione a sostegno di Patrizia Manassero. Ma è stata indubbia occasione, per questi, di rilevare un cortocircuito con i consigli comunali del passato più o meno recente, solitamente caratterizzati – specie su elementi così salienti della cosa pubblica – da lunghe tenzoni dialettiche.

Non ricordo, nella storia di Cuneo, delle maggioranze così silenti e incapaci di dare un contributo concreto alle discussioni in consiglio comunale – ha detto senza mezzi termini Giancarlo Boselli (Indipendenti), collegato da remoto ai lavori del consiglio - . Ma i consiglieri hanno una responsabilità nelle cose che succedono, non possono esprimersi unicamente schiacciando un bottone. È difficile trovare altri esempi di amministrazioni in grave difficoltà come la nostra e credo non sia un caso la massiccia presenza della sindaca a eventi pubblici, in un ruolo che da altre parti svolge il presidente del consiglio comunale: lei è il Primo Ministro, sindaca, non la Regina. Sta chiaramente cercando di recuperare un’immagine di gradimento politico che stona poi pesantemente con la realtà dei fatti”.

Anche sul bilancio consolidato – e quindi su quanto riguarda l’andamento delle società partecipate del Comune – Boselli ci è andato giù pesante: “Evidente che la sindaca, azionista di maggioranza, non eserciti alcun tipo di controllo. Non fa nulla, ed è così responsabile delle eventuali negatività di bilancio: è una vergogna. Il MIAC (che torna in perdita dopo i buoni risultati realizzati l’anno scorso a seguito dell’alienazione dei terreni alla Scanell Properties) è da sciogliere, non ha più senso esista, e da mesi continuo a chiedere inascoltato una commissione con ACSR presente: ma la sindaca vede che cosa le succede attorno?

Beppe Lauria si è scagliato contro la natura del DUP come “libro dei sogni” privo di “tensione ideale e atteggiamento politico”: “Non possiamo fare altro che prendere atto di ciò che ci presentate e pensate di voler fare, che è pieno di ‘se’ e ‘forse’. Ma spiace vedere che nemmeno su argomenti come questi la maggioranza abbia la voglia di rappresentare la propria soddisfazione e le proprie convinzioni. Spiace non avere un contraddittorio, specie visto che andate dicendo da tempo che è il programma a identificare la vostra unione”.

Rimane un dialogo tra i soliti pochi, non una bella cosa per il consiglio comunale di una città capoluogo – ha concluso Lauria - . Sinceramente non ho memoria di consigli comunali in cui si discute di bilancio e DUP senza alcun intervento della maggioranza, nemmeno del presidente della commissione bilancio. Il MIAC l’anno scorso era leggermente in positivo dopo la vendita dei terreni, oggi ci consegnate una leggera perdita: è evidente che questa struttura non possa andare da nessuna parte. Ma un discorso simile si può fare per molte altre partecipate: ha senso che una sola farmacia privata guadagni più del totale di tre farmacie comunali? Siamo sicuri che le partecipate producano, sotto tutti i punti di vista, il massimo? E se no, siamo sicuri che i soggetti indicati come amministratori siano all’altezza del compito?

La ricca eredità della nostra sindaca si dimostra sempre più carica di problemi, disagi e anche cause legali – ha aggiunto Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) - , a cui si sommano le palesi contraddizioni rispetto a quel che si dice di voler fare e quel che si programma nel concreto. Contraddizioni assurde e terribili in cui si esprimono le dilanianti divisioni all’interno della maggioranza”.

Simone Giraudi

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