Politica - 21 novembre 2023, 12:01

Cuneo, le partecipate e gli incarichi affidati ad assessori e consiglieri: la minoranza bacchetta sindaca e giunta

Due interpellanze presentate, firmate da Lauria (che si concentra su MIAC e Farmacie Comunali) e dalla triade Boselli, Bongiovanni e Sturlese

Il consiglio comunale di Cuneo - foto di repertorio

Il consiglio comunale di Cuneo - foto di repertorio

Dopo essere stata al centro delle (animate) discussioni di almeno due riunioni consiliari occorse nelle ultime settimane nella sala consiglio del municipio di Cuneo, la materia delle cariche e delle nomine di membri – attuali o passati - della giunta e del consiglio comunale in società partecipate o nell'ambito della propria attività professionale arriva anche in consiglio comunale.

Due, infatti, le interpellanze che toccano l'argomento, presentate da Beppe Lauria e dalla triade formata da Indipendenti, Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni.

I documenti verranno discussi nel consiglio comunale di novembre, in programma per la prossima settimana. E – se i dibattiti in sede di commissione possono dare una qualche indicazione – regaleranno anche momenti di tensione profonda tra colleghi consiglieri.

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L'interpellanza firmata da Giancarlo Boselli, Claudio Bongiovanni e Ugo Sturlese parla direttamente della questione, ricordando che l'attuale normativa e l'interpretazione giurisprudenziale permettono ad assessori e consiglieri comunali di esercitare libera professione nel comune amministrato stante l'obbligo di lealtà, correttezza e imparzialità: ovviamente sono tenuti a non approfittare della propria posizione per conseguire utilità per sé o altri.

Ma i tre consiglieri si concentrano – come sempre hanno fatto nelle diverse occasioni in cui si è trattato l'argomento – soprattutto sul tema dell'opportunità politica amministrativa e della trasparenza.

Quel che chiedono nel documento è che i casi specifici siano resi pubblici tramite il sito internet istituzionale.

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Lauria prende invece spunto dalla questione per parlare più nello specifico di due situazioni cittadine e altrettante società partecipate dal Comune: il MIAC e la Farmacie Comunali srl.

Nel primo caso il tema è il progetto di realizzazione di un depuratore nell'area MIAC di frazione Ronchi. Nel secondo, invece, il magazzino delle Farmacie Comunali, per il consigliere sovradimensionato rispetto ad altre realtà simili.

“Davvero si vuole realizzare un depuratore negli spazi locati a macello del MIAC? - chiede Lauria - È normale avere e affittare spazi non dotati di necessari dispositivi previsti? Chi sapeva della mancanza del depuratore in questi anni e cos'è stato fatto in merito? E, fino ad oggi, il macello ora dismesso ha sempre utilizzato il sistema fognario della città?”

Ma il consigliere chiama in causa direttamente il neo nominato amministratore delegato della Farmacie Comunali srl, l'ex assessore all'ambiente Davide Dalmasso: “Ha provveduto a verificare il contenuto del magazzino con apposito inventario? Se no, con quali tempi intende farlo? Si prevedono perdite relative alla scadenza dei prodotti? Se sì, invece, qual è l'attuale valore, i resi e la probabile perdita reale legata alla nuova valorizzazione? E soprattutto: vuole continuare ad acquistare in maniera importante, e quindi a necessitare di un magazzino spropositato?”

Simone Giraudi

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