Dopo un ricorso agli atti, un'interpellanza e una discussione nel consiglio comunale di novembre, approda per la prima volta in commissione consiliare il progetto di riqualificazione dell'area ex-Enel di Cuneo.
Ieri sera (4 dicembre) l'incontro dei consiglieri componenti la II commissione presieduta da Flavia Barbano. Con loro anche l'assessore Alessandro Spedale e i dirigenti Ivan Di Giambattista e Massimiliano Galli.
La proposta: quattro lotti, subito quello con il MacDrive
L'idea di riqualificare la zona arriva dal 2021 e ha riguardato sin da subito la proprietà del terreno (Portarossa). Nel progetto è compresa la demolizione – già in atto da un paio di mesi – della maggior parte dei fabbricati esistenti e la ristrutturazione di quello comprendente due alloggi e una rimessa su via vecchia di Borgo San Dalmazzo. Inoltre, la costruzione di tre nuovi fabbricati in tre lotti diversi.
Il primo comprenderà un locale destinato a uso fast-food (MacDonald-Mac Drive) da 483 metri quadri, il secondo una struttura a uso commerciale da 2094 metri quadri da adibirsi a supermercato e il terzo una di 2000 metri quadri a uso terziario. Tutti e tre i fabbricati coinvolgeranno lo svolgersi di via Pertini.
Sono previste anche le cessioni gratuite di un percorso ciclopedonale lungo corso Francia, aree verdi e parcheggi (88 privati e 179 pubblici), e la realizzazione di una rotatoria tra via vecchia di Borgo San Dalmazzo e corso Francia come onere extra scomputo.
In generale, con l'operazione, si recuperano oltre 200 metri quadri di superficie edificabile.
(La II commissione consiliare)
Spedale: “Diamo nuova vita a un'area sottoutilizzata da tempo”
“Si tratta di un permesso di costruire convenzionato – ha specificato Spedale nel proprio intervento – nel quale si demoliscono fabbricati in un'area attualmente dismessa e storicamente sottoutilizzata per realizzare nuove costruzioni contenenti insediamenti specifici, divise in diversi lotti funzionali”.
L'area necessita di assoluta bonifica. L'assessore ha specificato poi come la presentazione del permesso di costruire convenzionato sia stata prodotta secondo i crismi del piano regolatore: “L'approvazione spetta alla sola giunta ma ho voluto fortemente portare la questione all'attenzione della commissione” ha aggiunto.
“In merito alla convenzione attualmente siamo in una fase di confronto serrato in cui ancora non c'è nulla di definitivo – ha proseguito Di Giambattista - . L'oggetto 'più avanti', dotato cioè di una proposta di sviluppo architettonico, è la struttura del MacDonald's-MacDrive”.
Sturlese torna sul cartello “corretto”
Lo spazio dedicato agli interventi dei consiglieri ha dato largo spazio alle opinioni – per lo più critiche – di alcuni membri della minoranza.
“Sull'intervento in sé si può ragionare, non è uno dei più drammatici, anche se avremmo puntato a continuare a mantenere l'area incentrata sulle attività sportive. Mi importano gli aspetti procedurali, francamente gravissimi e di cui dovrete rispondere” ha commentato Ugo Sturlese.
Il consigliere è tornato quindi a fare riferimento specifico al cartello d'inizio lavori apposto in sede di cantiere di demolizione, inizialmente riportante una generica indicazione di “lavori di manutenzione straordinaria” e poi corretti (a suo dire, a seguito della sua interpellanza). “Una grave irregolarità quella di usare una CILA per iniziare lavori di demolizione, di cui il Comune non ha tenuto alcun conto, o che non è riuscito a tenere sotto controllo”.
Claudio Bongiovanni ha dato un altro affondo, scagliandosi contro l'abbattimento “partito a razzo”: “Nonostante l'accesso agli atti, non abbiamo ricevuto indicazioni sul vero consumo di suolo – ha detto - , ma ci preme anche capire in quale senso penderà il 'bilancio ambientale' del progetto”.
“Si parla di costruire parcheggi pubblici, quando lo diventeranno? A supermercato chiuso o in maniera esclusiva? Sono previste alberature e installazione di pannelli fotovoltaici?”
Anche il quasi omonimo Valter ha preso la parola, dicendo “basta agli imbuti cittadini e agli incroci 'a ostacoli'. Si procede con la desertificazione del verde e si propone un rendering brutto, grigio e apparentemente realizzato su un'isola vulcanica”.
Galli e Pellegrino: “Lavori dopo presentazione SCIA”
A correggere il decano del consiglio comunale rispetto la diatriba relativa all'inizio dei lavori di demolizione con una semplice CILA è stato l'ingegner Galli – in un intervento particolarmente accalorato - : “Il documento presentato era una SCIA, alternativa al permesso di costruire, cosa condivisa anche con la commissione edilizia”.
“La diatriba CILA/SCIA è ben chiara, l'abbiamo sentita citare più volte e speriamo di non sentirlo più – ha detto Vincenzo Pellegrino - : sempre che ci sia il problema è dell'impresa, sicuramente non del consiglio comunale, della maggioranza o della sindaca”.
“Il proponente ha seguito tutti i diktat delle norme tecniche d'attuazione – ha aggiunto il capogruppo di Centro per Cuneo - . I numeri necessari da mantenere per il verde pubblico verranno senza dubbio rispettati, altrimenti non sarebbe partita l'operazione. Inoltre, il nostro Piano Regolatore prevede piantumazioni di alberi e cespugli: il verde, che nell'area è costituito per lo più da 'runsule', sarà più che tutelato”.