Attualità - 16 febbraio 2024, 18:20

Continue complicazioni: ecco perché l'apertura del Tenda slitterà di altri sei mesi

Due le lavorazioni non preventivate che stanno allungando i tempi. Perché non dirlo in modo trasparente al territorio, enti ed istituzioni?

Continue complicazioni: ecco perché l'apertura del Tenda slitterà di altri sei mesi

Quello del tunnel di Tenda è un cantiere complesso.

Si lavora dentro una montagna, si deve installare un ponte a campata unica di 70 metri sopra una voragine. Gli imprevisti e le complicanze sono all'ordine del giorno.

Perché non dirlo? Perché non metterne a parte il Comitato di monitoraggio e la Regione e continuare a ribadire la data di fine giugno 2024?

Quella data non sarà rispettata. Chi lavora al cantiere lo sa e qualcuno, tra l'altro, lo dice. Si parla di metà settembre per la fine dei lavori, anche se si circolerà, probabilmente, solo verso la fine dell'anno.

Servono diverse prove e collaudi prima di rendere transitabile la nuova galleria. Che sarà a senso unico alternato e non avrà il paravalanghe. In caso di neve, quindi, si chiuderà il tunnel. I francesi non vogliono quei sette chilometri di maglie di rete che avrebbero lo scopo di fermare la neve ed evitarne la caduta sull'imbocco e sul ponte. 

Sono due le complicazioni emerse negli ultimi mesi. Gli ormai famigerati "micropali", le sottofondazioni sul lato francese che devono garantire un adeguato ammorsamento nel substrato roccioso presente al di sotto dei terreni di riporto, vengono piantati ad un ritmo di sei volte inferiore a quello inizialmente preventivato. Non uno ogni due giorni, ma uno ogni dodici.

Così come, durante i lavori di collegamento tra le due gallerie, sarebbe stata "trovata" una cavità di 25 metri, che necessita probabilmente di essere riempita e comporterà quasi certamente degli adeguamenti progettuali.

Opere non preventivate e che impedirebbero il rispetto di quella granitica data di fine giugno che si sta ribadendo ormai da molti mesi. E' fine anno la data a cui guardare; magari anche un po' prima, ma sicuramente non si circolerà a giugno.

Verrà detto nella Conferenza Intergovernativa del prossimo 28 febbraio? O ci sarà un ennesimo rinvio? E come la prenderanno i francesi? Sul Tenda, ci sia consentito dirlo, una cosa è stata gestita malissimo: la comunicazione.

E' mancata la trasparenza nei confronti di un territorio e dei vari enti coinvolti, che hanno sempre e solo chiesto la verità. Si dica, una volta per tutte, quando torneremo in Francia e in Liguria attraverso il tunnel di Tenda.

Barbara Simonelli

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