Attualità - 26 marzo 2024, 09:46

Cuneo e le “zone 30”, Pellegrino: “Cambiare un cartello è facile. Serve insegnare il rispetto a chi si muove in strada”

Cuneo Mia sottolinea come l’ampliamento dei limiti di velocità a tutto il territorio comunale sia previsto da PUMS, Biciplan e DUP. La sindaca: “Le modifiche nazionali al Codice della Strada vanno, purtroppo, in altra direzione”

Cuneo e le “zone 30”, Pellegrino: “Cambiare un cartello è facile. Serve insegnare il rispetto a chi si muove in strada”

Si è tornati a parlare, in Consiglio comunale a Cuneo, delle “zone 30” e della loro necessità come deterrente alla velocità troppo elevata delle automobili nel territorio della città. A presentare una nuova interpellanza il consigliere di minoranza Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), autore – assieme ai colleghi di Cuneo per i Beni Comuni – nello scorso Consiglio di un’ordine del giorno specifico sul tema.

La bocciatura delle nostre richieste da parte della maggioranza ha smascherato la vostra ipocrisia sul tema – ha detto - : sia il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile sia il Biciplan prevedono l’ampliamento delle ‘zone 30’ su tutto l’altipiano e le frazioni, così come il DUP (che, ricordo, è il programma elettorale della sindaca eletta). Serve lavorare di conseguenza, così come investire sui parcheggi di testata per una migliore sicurezza e vivibilità del centro cittadino”.

Cuneo città sicura… o no?

Tra i consiglieri intervenuti l’unico dichiaratamente in disaccordo con quanto presentato è stato Beppe Lauria, che ha dimostrato la propria “totale avversione alla pazzia collettiva del proliferare delle ‘zone 30’. Se il problema, legittimo, è quello di salvaguardare il pedone mi pare sia altrettanto evidente che la soluzione più coerente sia proibire del tutto l’utilizzo dell’autovettura. Un’allucinante proposizione che arriva dall’Europa, ovviamente”.

Sostanzialmente in accordo Flavia Barbano (Centro per Cuneo) ed Elio Beccaria (Crescere Insieme), membri di maggioranza. “Le esigenze degli utenti della strada sono tante quante le modalità diverse di velocità, che comunque dev’essere il più possibile contenuta – ha detto la prima - . Già adesso, però, in città il più delle volte personalmente mi capita di fare i 20 chilometri orari perché tante volte i pedoni stessi si mettono in pericolo dimostrandosi irresponsabili. Estendiamo pure le ‘zona 30’ al centro e in tutte le frazioni ma non possiamo non considerare come in questi anni la superficie già toccata dalla manovra si sia estesa e di molto. E che le sanzioni ci siano da sempre e siano sempre state elevate”.

Degli abitanti di Cuneo, ventiduemila vivono nelle frazioni – ha aggiunto il secondo - . Voi vorreste portare una ‘zona 30’ da Cuneo a San Rocco Castagnaretta ma le priorità, a oggi, sono altre come la sicurezza di chi non vive nell’altipiano ma ci lavora”.

L’argomento va affrontato con grande serietà e senza eccessi e demagogie: dire che ‘i pedoni sono irresponsabili’ non ha molto senso – si è espresso Giancarlo Boselli (Indipendenti), dai banchi della minoranza - . Quando realizzate piste ciclabili che ciclabili in sicurezza non sono, lo fate per ragioni propagandistiche e lo sapete bene”.

Non dimentichiamo la mala gestione di monopattini e biciclette – ha concluso Franco Civallero (FI) - . Oltre alle ‘zone 30’ si aumentino i controlli su chi non rispetta tutti gli utenti della strada”.

Manassero e Pellegrino: “Guidati dal buon senso”

Alla sindaca Patrizia Manassero la prima parte della risposta: “Quel che possiamo senza dubbio testimoniare è la preoccupazione dei cittadini in merito alla sicurezza delle strade. Si chiede molta attenzione e interventi sulla mobilità ciclabile: andiamo quindi avanti con buon senso nel lavorare sulle ‘zone 30’, ma purtroppo la modifica del Codice della strada sembra andare nella direzione opposta, con una maggiore tutela di chi sta in macchina”.

Se Cuneo è una delle poche città in Italia, della sua grandezza, ad avere un PUMS significa che le amministrazioni recenti hanno prestato particolare attenzione ai temi della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale” ha aggiunto poi l’assessore Luca Pellegrino.

Il tema però non attiene unicamente alla sfera dei limiti di velocità ma dipende dalle abitudini generali di chi si mette in strada – ha aggiunto Pellegrino - . Cambiare un cartello è facile ma non risolverebbe davvero il problema: serve imparare a rispettare il prossimo. Stiamo lavorando in maniera progressiva e continueremo a farlo sia sulle ‘zone 30’ che sulle piste ciclabili; cercheremo però di realizzare il tutto con delle opere specifiche che portino gli automobilisti a procedere meno rapidamente, agendo nello stesso tempo sui cittadini per spingerli al rispetto più stretto possibile dell’educazione stradale”.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU