Agricoltura - 21 maggio 2024, 11:25

Consorzio Barolo Barbaresco: Cesare Barbero e Gianluca Roggero vicepresidenti al fianco di Sergio Germano

Completata la squadra che guiderà l’ente per il prossimo triennio

Sergio Germano, nuovo presidente del Consorzio Barolo Barbaresco

Sergio Germano, nuovo presidente del Consorzio Barolo Barbaresco

Classe 1965, produttore a Serralunga d’Alba dell’azienda di famiglia Ettore Germano e da diversi anni consigliere in Consorzio. Questo il profilo di Sergio Germano, che lo scorso 7 maggio è stato designato al timone del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, eletto all’unanimità dall’assemblea dei produttori quale successore del presidente uscente Matteo Ascheri.

Ieri, 20 maggio, sono stati anche individuati i due vicepresidenti che affiancheranno Germano nei tre anni di incarico. Si tratta di Cesare Barbero (Cantina Vignaioli Elvio Pertinace) e Gianluca Roggero (San Biagio), e gli altri i membri del Consiglio d’Amministrazione a rappresentanza delle denominazioni tutelate: Michela Adriano (Adriano Marco e Vittorio), Cesare Benvenuto Pio (Pio Cesare), Nicoletta Bocca (San Fereolo), Andrea Boffa (Cortino), Nicola Chionetti (Chionetti), Savio Daniele (Le Strette), Enrico Faccenda (Cascina Chicco), Gianluca Gallo (Cantina Clavesana), Francesco Monchiero (Monchiero Carbone), Diego Morra (Morra Diego), Luca Morra (Morra Stefanino), Bernardino Negro (Pace), Gabriele Occhetti (Cortese Giuseppe), Stefano Pesci (Terre del Barolo), Massimo Rattalino (Rattalino Massimo), Alessandro Rivetto (Alessandro Rivetto), Roberto Sarotto (Sarotto), Federico Scarzello (Scarzello Giorgio & Figli).

“Parola chiave: gioco di squadra. Il mio mandato sarà caratterizzato da un dialogo diretto con tutti, dal Consiglio d’Amministrazione alla base produttiva, in primis – commenta Sergio Germano -. Il Consorzio è un organo molto importante e dopo anni da consigliere ho intenzione di cogliere questa opportunità per essere molto concreto e incisivo”.

Tante infatti le sfide che attendono il Consorzio, prime fra tutte le modifiche dei disciplinari Barolo DOCG, Barbaresco DOCG e Langhe DOC.

La sensibilizzazione rispetto ai cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo da anni e che non ci devono cogliere impreparati. L’attenzione quindi sarà rivolta ad implementare la ricerca scientifica su tematiche specifiche vitivinicole in collaborazione con università ed enti specializzati. Si aprirà così un nuovo capitolo di interesse per il Consorzio, dopo tutela e promozione, per rispondere alle esigenze dei produttori e capire così meglio come intervenire contro l’evoluzione di agenti patogeni in vigna e i cambiamenti atmosferici.

Sul fronte della promozione verranno mantenuti i principali eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni, in primis Grandi Langhe e Barolo Barbaresco World Opening, con un’attenzione sempre maggiore all’attrazione degli stakeholder e del turismo di qualità verso il nostro territorio. Al consolidamento delle denominazioni principali tutelate, su cui si è lavorato negli ultimi anni, si affiancheranno azioni di promozione ad hoc per le altre Docg e Doc rappresentate dal Consorzio che stanno iniziando a riscontrare successo sui mercati esteri.

 

IL CONSORZIO IN NUMERI

Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in numeri:

- 577 aziende vitivinicole associate ad oggi

- 10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2258 ettari; Barbaresco 859; Dogliani 766; Diano d’Alba 204; Barbera d’Alba 1734; Nebbiolo d’Alba 1174; Dolcetto d’Alba 934; Langhe 2620 ettari.

- 66 milioni di bottiglie prodotte.

- 9 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga).

C. S.

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