Attualità - 24 settembre 2024, 20:23

Un campus universitario per dare nuovo lustro all'enologica: la proposta degli industriali albesi che piace al sindaco Gatto

Una quarantina le aziende del territorio che presso la sede del Gruppo Tcn hanno preso parte al primo confronto tra Confindustria Cuneo e la rinnovata amministrazione cittadina

Alcuni momenti dell'incontro tenuto nel pomeriggio presso la sede di Tcn Group, in strada Tagliata ad Alba

Alcuni momenti dell'incontro tenuto nel pomeriggio presso la sede di Tcn Group, in strada Tagliata ad Alba

L’eterno tema delle infrastrutture viarie, la cui carenza fa della capitale delle Langhe una realtà difficilmente raggiungibile e le sue strade impraticabili. Ma anche urgenze quali quella di una formazione che non assicura alle nostre aziende le figure professionali di cui queste necessiterebbero, specialmente nelle materie Stem, di un orientamento scolastico anche lui carente, della complicata mobilità verso un nuovo ospedale povero di parcheggi, del sogno di fare di quella langarola un ammirato esempio di sostenibilità ambientale e pure della candidatura del territorio a Capitale italiana della Cultura, che potrebbe essere rifatta nel 2029 o 2030. 

Sono questi alcuni degli temi affrontati nelle circa due ore di confronto che nel pomeriggio di oggi, martedì 24 settembre, hanno messo una nutrita rappresentanza di imprenditori associati a Confindustria Cuneo – una quarantina quelli arrivati presso la sede di Tcn Group in strada Tagliata ad Alba al seguito del presidente Mariano Costamagna – di fronte all’amministrazione del neo sindaco Alberto Gatto, affiancato dall’assessore alle Attività Produttive Roberto Cavallo. 

A incalzare il primo cittadino, al traguardo dei suoi primi giorni giorni sullo scranno più alto del municipio, gli stessi imprenditori, introdotti e coordinati dal direttore generale dell’associazione Giuliana Cirio, chiara nel rimarcare come "dall’attenzione delle istituzioni al mondo produttivo dipenda tanto del benessere e della sicurezza della nostra comunità". 

I PARCHEGGI DI VERDUNO

Ad aprire la serie il saluto di Bruno Ceretto, che nella sua veste di presidente della Fondazione Ospedale Alba Bra ha chiesto ai due Comuni capofila del territorio di rendersi parte diligente nel risolvere la grave carenza di posteggi di cui soffre il "Michele e Pietro Ferrero", anche perché "ci sono 4mila persone da tutta Italia che stanno venendo a operarsi ogni anno nel nostro ospedale". 

"La navette per l’ospedale ci sono, ma viaggiano quasi sempre vuote", gli ha spiegato il primo cittadino prima di aggiungere che è comunque "un tema sul quale stiamo ragionando, insieme agli altri sindaci". 

TERZO PONTE E NON SOLO

A sollevare il tema viabilità Marco Rapalino, della Calcestruzzi Stroppiana: "La Moretta è inavvicinabile, il terzo ponte non sappiamo più a che punto sia e se sarà concluso in tempi brevi". 

"Quello della viabilità è un tema complesso – gli ha risposto Gatto –. Non possiamo negare che alcuni passi in avanti siano stati fatti, sul fronte dell’autostrada. Per il terzo ponte oggi siamo nella situazione in cui eravamo nel 2023: la Provincia ha approvato un progetto preliminare che ha messo in evidenza un aumento dei costi, giunti a 45 milioni di euro. Di questi solo 38 sono finanziati. Mancano quindi ancora 5-6 milioni. Stiamo lavorando con Provincia e Regione, ma fintanto che non vengono reperiti quei fondi non è possibile appaltare l’opera. Agganciato a questo discorso – ha aggiunto – c’è anche quello delle opere complementari dell’Asti-Cuneo: il terzo ponte faceva parte del famoso accordo del 2012. Ora occorre capire se la società autostradale può dare un contributo".  

Il primo cittadino ha poi ricordato le altre opere che in prospettiva potranno aiutare a rendere maggiormente fluida la viabilità cittadina: il collegamento tra San Cassiano e la rotonda della Vigna, che in parte verrà realizzato da Dimar come opera collegata al nuovo ipermercato e che una volta realizzata (sono ancora da risolvere problematiche legate ai sedimi del secondo tratto) sgraverebbe l’asse di corso Europa e via Dario Scaglione di parte del suo attuale traffico.

Discorso analogo per la bretellina prevista in uscita dal ponte albertino, la cosiddetta variante Borio, "altra piccola opera che potrebbe snellire il traffico in uscita dalla città", mentre si sta lavorando con un progetto regionale e fondi europei per la passerella ciclabile prevista sullo stesso attraversamento per Mussotto, "un’opportunità in più per collegare le due zone della città". 

UN CAMPUS ALLA SCUOLA ENOLOGICA?

"La formazione è l’elemento principale per rimanere all’avanguardia sui mercati e anticipare i tempi. La scuola enologica, nata nel 1861, è stata per lungo tempo un fiore all’occhiello e ha formato i nostri quadri dal punto di vista tecnico. Sul fronte manageriale siamo un po’ in difetto e vogliamo avere un polo formativo ad Alba perché Alba punto di riferimento del panorama enologico internazionale".  A parlare il produttore Paolo Sartirano, già presidente della sezione Vini e Distillati di Confindustria Cuneo, che all’indirizzo dell’amministrazione cittadino ha voluto illustrare "un progetto cui teniamo molto, quello di un campus enologico", a completamento del ciclo di formazione già presente nello storico istituto di corso Enotria. "Ne abbiamo già parlato con l’Università di Torino, e in particolare con le facoltà di Economia, Giurisprudenza e Agraria", ha aggiunto Sartirano, per il quale il progetto dovrebbe coinvolgere diversi attori: Comune, Provincia, Regione, Università, la stessa scuola enologica e le fondazioni per la parte di finanziamento.

Un’iniziativa sulla quale la comunanza di intenti con l’Assessorato guidato da Roberto Cavallo è parsa totale: "Nel 1998 avevamo elaborato un progetto che andava proprio in stessa direzione – ha ricordato Cavallo riferendosi alla sua esperienza da giovane amministratore nella giunta del compianto Enzo Demaria –. Allora eravamo andati dalle grandi cantine del territorio per chiedere i fondi utili a mettere in piedi un’istituzione di questo tipo, sul modello della Champagne, per dare vita a un ente a servizio soprattutto delle piccole cantine, capace di fare quello che queste per dimensioni non possono fare. Il mio Assessorato è assolutamente aperto nell’idea di andare a riprendere quel progetto". 

Ezio Massucco

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