Attualità - 02 novembre 2024, 07:00

TRENT'ANNI DALL'ALLUVIONE/ Ormea, Giorgio Ferraris: "Non eravamo preparati a un evento del genere" [VIDEO]

Il primo cittadino, alla guida del paese durante tutte e tre le alluvioni, spiega: "Per chi fa il sindaco la responsabilità più grande è nei confronti della comunità e, nonostante le opere di prevenzione, tutte e tre le alluvioni sono state accomunate da un grande senso di impotenza"

Ormea dopo l'esondazione del Tanaro nel 1994 - Panoramica aerea di Aldo Acquarone

Ormea dopo l'esondazione del Tanaro nel 1994 - Panoramica aerea di Aldo Acquarone

Di alluvioni il Comune di Ormea ne ha dovute affrontare tre negli ultimi trent'anni e così ha dovuto fare il sindaco, Giorgio Ferraris che, oggi come allora, si trovava alla guida del paese. 

"Nel '94 non eravamo né organizzati né preparati per un evento di tale portata, non era mai capitato - ricorda il primo cittadino -. Ci siamo resi conto tardi della pericolosità di quello che stava accadendo, siamo stai colti di sorpresa. Nonostante ciò siamo riusciti a reagire tempestivamente, grazie all'intervento del Corpo Forestale dello Stato, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e di tante persone di buona volontà, per cercare di tamponare le situazione di emergenza. La differenza rispetto alle alluvioni successive è stata l’assoluta impreparazione e inconsapevolezza". 

Image 2 of 2[Una fotografia dell'alluvione nel 2016]

"L’alluvione del 1994 - prosegue Ferraris - ha preso tutto il bacino, ha piovuto per tre giorni su tutta l’asta del Tanaro e i danni maggiori sono avvenuti in prossimità del fiume. Nelle alluvioni successive le problematiche maggiori sono state legate agli affluenti: se dopo il '94 non avessimo abbattuto il ponte sull’Armella in via precauzionale, ricostruendolo con una sola arcata, nelle ultime due alluvioni il centro storico sarebbe stato distrutto".

Negli anni le opere di prevenzione del territorio sono aumentate, così come i sistemi di allerta, ma i fenomeni alluvionali, purtroppo, come dimostra la cronaca, sono sempre più frequenti.  

"In questi anni - conclude il sindaco Ferraris - la prevenzione è aumentata, abbiamo anche previsioni più precise, ora c’è una cultura e organizzazione differente anche grazie ai sistemi di allerta, ma per chi fa il sindaco, in caso di emergenza la responsabilità più grande è nei confronti della comunità e, nonostante tutte le opere di prevenzione, tutte e tre le alluvioni sono state accomunate da un grande senso di impotenza, un'esperienza che ci auguriamo di non dover rivivere". 

Arianna Pronestì

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