Si è tenuto ieri, mercoledì 14 maggio, l’incontro mensile tra i rappresentanti dei Comitati dei Pendolari piemontesi e i referenti di RFI, Trenitalia Piemonte e Agenzia della Mobilità Piemontese, per fare il punto sulla situazione del trasporto ferroviario regionale. Sul tavolo, la richiesta di aggiornamenti trasparenti e completi riguardo ai ritardi, alla puntualità delle corse e all’arrivo dei nuovi convogli Rock.
"Abbiamo bisogno di certezze sulla qualità del servizio", hanno ribadito i comitati, chiedendo chiarezza sulle tempistiche di introduzione del materiale rotabile. Secondo le indicazioni ricevute, i nuovi treni Rock, già in esercizio sulla linea SFM4 Alba-Torino-Ciriè, non sono una soluzione temporanea, ma saranno impiegati in modo stabile anche nei prossimi mesi.
Si tratta di treni a doppio piano progettati con tecnologie di ultima generazione, capaci di ospitare oltre 1.000 persone e di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. Offrono 18 posti bici, 50 videocamere a bordo e monitor per l’infotainment. L’accessibilità è garantita da posti dedicati alle persone con disabilità, vicini alle porte e ai servizi igienici. Inoltre, sono progettati per ridurre i consumi energetici del 30% rispetto ai modelli precedenti. Oltre alla linea SFM4, i treni Rock viaggiano anche sulle tratte Milano-Torino, SFM2 Pinerolo-Chivasso e Asti-Milano.
Il programma complessivo di rinnovo della flotta regionale in Piemonte, avviato nel 2021, prevede 71 nuovi treni, di cui 33 Pop e 38 Rock, grazie a un investimento di circa 1 miliardo di euro, sostenuto dai contratti del Servizio Ferroviario Metropolitano e Regionale siglati con l’Agenzia della Mobilità Piemontese.
Un altro tema centrale è stato quello della puntualità, con i dati di maggio aggiornati che indicano un leggero peggioramento nelle prime settimane di maggio, “probabilmente legato a condizioni meteo avverse”, secondo Trenitalia.
Novità in vista anche per la stagione estiva. Dal 16 giugno al 7 settembre, la linea SFM4 subirà una temporanea limitazione tra Rebaudengo e Stura, che comporterà il ritorno all’assetto precedente all’attivazione del prolungamento verso l’aeroporto. La rimodulazione riguarderà circa tre mesi e sarà coperta da un servizio sostitutivo su gomma, con orari corrispondenti a quelli ferroviari per garantire la continuità degli spostamenti.
Sulla tratta alta verso Savona, a Cengio, è stata annunciata un’ulteriore interruzione tra il 16 e il 20 giugno per la messa in sicurezza di un versante franoso. Gli utenti diretti verso il savonese potranno usufruire di bus sostitutivi già predisposti, anche in vista dei flussi del fine settimana.
Resta invece ancora da approfondire il tema della sicurezza nelle stazioni, su cui i rappresentanti dei comitati segnalano “una situazione spesso problematica e poco presidiata”. Per ora non è stato affrontato in maniera sistematica, ma si auspica che venga discusso in uno dei prossimi tavoli, “perché la sicurezza reale e percepita nei luoghi di attesa e transito è parte integrante della qualità del servizio”.