Eventi - 16 maggio 2025, 14:03

Villa Belvedere è nella rete dei 18 giardini storici del Piemonte: presentazione a Torino e apertura al pubblico nel fine settimana

Aprirà al pubblico insieme agli altri 18, sabato e domenica, il nuovo parco: "Uno spazio aperto al pubblico tra arte e natura". Concluso l' importante intervento. Oggi venerdì 16 le realizzatrici del progetto e il coordinatore Bovo a Torino per presentarlo nel convegno “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la valorizzazione e il restauro dei giardini storici: l’esperienza piemontese”

Il parco e l'ingresso di Villa Belvedere a Saluzzo

Il parco e l'ingresso di Villa Belvedere a Saluzzo

Oggi venerdì 16 maggio, le agronome Chiara Otella e Stefania Naretto di  Linee Verdi di Torino ( progetti paesaggistici e green design) con  l’architetto saluzzese Paolo Bovo (coordinatore del progetto) in rappresentanza del gruppo di lavoro delle opere realizzate a Villa Belvedere Radicati, hanno partecipato al convegno  nazionale “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la valorizzazione e il restauro dei giardini storici: l’esperienza piemontese” per presentare l'intervento di Villa Belvedere di Saluzzo.

 Il parco dell'antica dimora sarà aperto sabato 17 maggio (dalle 14 alle 19 e domenica 18 maggio dalle 10 - 13 e 14 - 19)  con altri 18 giardini piemontesi storici, per la prima volta in rete insieme, grazie all’iniziativa nazionale volta alla conoscenza e coordinamento dei giardini storici recentemente valorizzati e restaurati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

L'area verde che circonda la villa sulla collina di Saluzzo (in via San Bernardino 17) donata nel 1977 al Comune da Anna Maria Radicati con l'indicazione testamentaria della fruizione pubblica e quella di mantenerne l’identità del paesaggio collinare, insieme al carattere agreste-bucolico, è stata infatti oggetto di un cantiere di recupero e riqualificazione, finanziato dal Pnrr (1.085.288 euro). Un progretto lodato nel convegno torinese  per la tempistica rispettata  e i risultati. 

Chi entrerà nel parco, ad ingresso gratuito (l'ingresso alla dimpora è invece a pagamento) riceverà il passaorto dei giardini con i 18 della rete piemontese.  

L’inaugurazione ufficiale dell’intervento è stato posticipato, ma la riapertura al pubblico della Villa, gestita dall’associazione “Arte Terra e Cielo”.è già avvenuta il giorno di Pasquetta. Per info villabelvedereradicati.it, associazione.arteterracielo@gmail.com, info@villabelvedereradicati.it.

Dopo l’intervento quanto propone oggi la villa e la sua visita?

Oltre ai video destinati alla storia della antica dimora e delle famiglie che l'hanno abitata, presenti al piano terra e primo  (realizzati a cura del Politecnico), il piano sottotetto e il piano interrato del Belvedere propongono oggi una riflessione di conoscenza sulla natura del luogo conservato del parco Belvedere. 

Tre stazioni multimediali descrivono un percorso di conoscenza sullo stato della natura e sulla sua "biodiversità".
"Un sistema di video proiezione descrive la seducente armonia del verde  e quanto la rinnovata ricerca scientifica ha scoperto sulle piante, sul suo prezioso mondo così importante nel generare equilibrio interiore e conciliazione per l'uomo- spiega l'architetto Bovo.

Otto sono le sezioni tematiche destinate all’argomento, descriventi  tratti caratteristici della vegetazione  riconoscibili anche al Belvedere: I Pionieri, le Diversità vegetali, le Radici e la loro storia, il Movimento un viaggio intercontinentale, le Stagioni dell’amore, il modo del Riposando e  Semplici gesti e facoltà sensoriali".


Conclude questo percorso la sezione destinata a "Paesaggi culturali, Natura e arte contemporanea" un contributo di aggiornata testimonianza sugli artisti che nella loro sperimentazione,  contribuiscono a descrivere la diversa esperienza degli uomini nel tempo.

"Nel seminterrato - continua Bovo - al di sotto della grande terrazza panoramica, sono esposti alcune riproduzioni di disegni nel catalogo/volume composto dal farmacista botanico Basilus Besler di Norimberga  (XVII sec. nella Germania cattolica a Eichstätt ) che riproducono alcune delle piante da fiore, riconoscibili negli spazi esterni del “giardino segreto” del Belvedere.

 Le riproduzioni dei disegni di Luigi Pomini da Legnano (1950/56) tratte dal libro ERBORISTERIA ITALIANA (Edizioni Minerva Medica - stabilimento di Saluzzo) propongono un panorama di informazioni e annotazioni scientifiche, unicità e forme tratte da un compendio di studio approfondito sulla flora officinale che caratterizza  “le colline e montagne dell’arco Alpino". Un motivo in più per scoprire al Belvedere la sua semplice natura e bellezza".

vilma brignne

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