Oggi venerdì 16 maggio, le agronome Chiara Otella e Stefania Naretto di Linee Verdi di Torino ( progetti paesaggistici e green design) con l’architetto saluzzese Paolo Bovo (coordinatore del progetto) in rappresentanza del gruppo di lavoro delle opere realizzate a Villa Belvedere Radicati, hanno partecipato al convegno nazionale “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la valorizzazione e il restauro dei giardini storici: l’esperienza piemontese” per presentare l'intervento di Villa Belvedere di Saluzzo.
Il parco dell'antica dimora sarà aperto sabato 17 maggio (dalle 14 alle 19 e domenica 18 maggio dalle 10 - 13 e 14 - 19) con altri 18 giardini piemontesi storici, per la prima volta in rete insieme, grazie all’iniziativa nazionale volta alla conoscenza e coordinamento dei giardini storici recentemente valorizzati e restaurati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L'area verde che circonda la villa sulla collina di Saluzzo (in via San Bernardino 17) donata nel 1977 al Comune da Anna Maria Radicati con l'indicazione testamentaria della fruizione pubblica e quella di mantenerne l’identità del paesaggio collinare, insieme al carattere agreste-bucolico, è stata infatti oggetto di un cantiere di recupero e riqualificazione, finanziato dal Pnrr (1.085.288 euro). Un progretto lodato nel convegno torinese per la tempistica rispettata e i risultati.
Chi entrerà nel parco, ad ingresso gratuito (l'ingresso alla dimpora è invece a pagamento) riceverà il passaorto dei giardini con i 18 della rete piemontese.
L’inaugurazione ufficiale dell’intervento è stato posticipato, ma la riapertura al pubblico della Villa, gestita dall’associazione “Arte Terra e Cielo”.è già avvenuta il giorno di Pasquetta. Per info villabelvedereradicati.it, associazione.arteterracielo@gmail.com, info@villabelvedereradicati.it.
Dopo l’intervento quanto propone oggi la villa e la sua visita?
Oltre ai video destinati alla storia della antica dimora e delle famiglie che l'hanno abitata, presenti al piano terra e primo (realizzati a cura del Politecnico), il piano sottotetto e il piano interrato del Belvedere propongono oggi una riflessione di conoscenza sulla natura del luogo conservato del parco Belvedere.
Tre stazioni multimediali descrivono un percorso di conoscenza sullo stato della natura e sulla sua "biodiversità".
"Un sistema di video proiezione descrive la seducente armonia del verde e quanto la rinnovata ricerca scientifica ha scoperto sulle piante, sul suo prezioso mondo così importante nel generare equilibrio interiore e conciliazione per l'uomo- spiega l'architetto Bovo.
Otto sono le sezioni tematiche destinate all’argomento, descriventi tratti caratteristici della vegetazione riconoscibili anche al Belvedere: I Pionieri, le Diversità vegetali, le Radici e la loro storia, il Movimento un viaggio intercontinentale, le Stagioni dell’amore, il modo del Riposando e Semplici gesti e facoltà sensoriali".
Conclude questo percorso la sezione destinata a "Paesaggi culturali, Natura e arte contemporanea" un contributo di aggiornata testimonianza sugli artisti che nella loro sperimentazione, contribuiscono a descrivere la diversa esperienza degli uomini nel tempo.
"Nel seminterrato - continua Bovo - al di sotto della grande terrazza panoramica, sono esposti alcune riproduzioni di disegni nel catalogo/volume composto dal farmacista botanico Basilus Besler di Norimberga (XVII sec. nella Germania cattolica a Eichstätt ) che riproducono alcune delle piante da fiore, riconoscibili negli spazi esterni del “giardino segreto” del Belvedere.
Le riproduzioni dei disegni di Luigi Pomini da Legnano (1950/56) tratte dal libro ERBORISTERIA ITALIANA (Edizioni Minerva Medica - stabilimento di Saluzzo) propongono un panorama di informazioni e annotazioni scientifiche, unicità e forme tratte da un compendio di studio approfondito sulla flora officinale che caratterizza “le colline e montagne dell’arco Alpino". Un motivo in più per scoprire al Belvedere la sua semplice natura e bellezza".