“Quando, a inizio mandato, mi sono presentato al gruppo comunale di Protezione Civile ho voluto chiarire subito l’intenzione di non identificare il gruppo solo come ‘chi transenna e gestisce i flussi durante le manifestazioni’, quanto piuttosto lavorare sulla consapevolezza dei membri negli scenari emergenziali e di pronto intervento. Un piccolo, ma credo fondamentale e inevitabile, cambio di paradigma”.
Conclude così l’assessore cuneese Gianfranco Demichelis la riunione della V commissione consiliare tenutasi ieri (martedì 21 maggio) nella sala Consiglio del municipio di Cuneo. Tema, l’analisi del nuovo regolamento del gruppo comunale di Protezione Civile; presenti – oltre ovviamente all’assessore – la presidente di commissione Alessia Deninotti, i tecnici Emanuele Galli e Ivano Guglielmotto e i vertici del gruppo comunale, il coordinatore Piero Barale e il vice Gianni Rebuffati.
Le modifiche al piano comunale
Cuneo vanta sin dal 2002 un piano comunale di Protezione Civile, un documento essenziale per la gestione delle emergenze sul territorio comunale e per garantire efficacia e adeguatezza delle attività, già aggiornato nel 2006, 2007, 2013 e 2019.
Per procedere a quest’ultimo aggiornamento il Comune ha approfittato di una parte dei finanziamenti del PAESC: “Negli ultimi anni tanti eventi hanno modificato e incrementato i propri effetti – ha detto l’ingegner Galli -: per ora da noi non è successo nulla di grave, com’è invece accaduto in altre parti d’Italia, ma è bene essere il più pronti e preparati possibili a eventuali situazioni di dissesto anche grave”.
Il piano comunale organizza e pianifica la gestione degli interventi in emergenza partendo dalla conoscenza del territorio per poi identificare i possibili rischi. Nel database dell’Ufficio ambiente – che gestisce il gruppo comunale di Protezione Civile – sussistono tutte le risorse disponibili come l’identificazione delle strutture sensibili, dei centri di soccorso, dei luoghi di raduno della popolazione, delle reti e dei sottoservizi e delle aree di emergenza. Per la stesura del documento aggiornato si è poi proceduto alla verifica e all’approfondimento dei rischi naturali e antropici, per stendere conseguentemente specifiche mappe di rischio per gli scenari idrogeologici e che coinvolgono incendi, dighe, eventi sismici e mondo industriale; si è quindi rivisto il modello d’intervento allineandolo alle indicazioni del nuovo codice nazionale della Protezione Civile.
“Obiettivo di questo nuovo piano è avvicinare ancor di più la popolazione ai membri del gruppo di Protezione Civile, un’idea per realizzare la quale non mancheremo di programmare incontri e appunti informativi pubblici – ha concluso Galli -. Torna utile anche, in questo senso, il canale comunale Whatsapp che conta attualmente circa tremila iscritti sull’intera popolazione del territorio”.
Demichelis: “Popolazione parte integrante del sistema emergenziale”
“Ringrazio prima di tutto i volontari della Protezione Civile perché si sono sempre dimostrati solerti nel proprio impegno, e lo staff degli uffici coinvolti nell’opera di aggiornamento del piano, con attenzione e disponibilità” ha commentato ancora Demichelis.
“Abbiamo aggiornato la cartografia e l’analisi dei rischi e verificato nuovamente i luoghi di raccolta della popolazione in ambito emergenziale ma dove serve lavorare davvero è la consapevolezza dei cittadini rispetto al mondo della Protezione Civile – ha aggiunto l’assessore -, così da migliorare anche la risposta e la prontezza in caso di pronto intervento: la popolazione è parte integrante del sistema emergenziale”.
Un gruppo di Protezione Civile sempre più in dialogo con i residenti, quindi. E l’idea è realizzare, a settembre, un evento pubblico creando in piazza Galimberti una sorta di “villaggio” per scoprire le attività del gruppo.