"Non è la prima volta che una Soprintendenza si mette contro un Comune per la realizzazione di un ripetitore per la trasmissione di segnali. Questa volta succede a Lozzolo, nel Biellese, e in nome del paesaggio, presunto, o di qualcosa, la Soprintendenza va contro l'Amministrazione comunale e contro Inwit che deve realizzare l'impianto, già abbassato, finanziato dal PNRR.
La Soprintendenza dice NO. Così sprechiamo occasioni e soldi pubblici. Restando senza segnali. Senza sicurezza. Siamo senza parole. Uncem chiede l'intervento di tutti gli Enti territoriali, a partire dalla Regione. Quanto successo è incredibile. Abbiamo un assessorato alla Montagna che sta investendo 4 milioni di euro di fondi nazionali per nuovi tralicci, visto che la situazione segnali telefonici sui territori e drammatica, abbiamo da attuare il PNRR con 130 nuovi ripetitori finanziati in Piemonte, e c'è chi rema contro.
Gravissimo. Lozzolo è vittima di ideologiche visioni del territorio da mettere sotto campane di vetro. A qualcuno probabilmente non importa se il segnale telefonico, in primis per la sicurezza, vi sia o meno. In Città si permettono scempi senza limiti, mentre sui versanti si tende a bloccare tutto in nome del presunto bel paesaggio. Ridicola situazione che mette in crisi comunità locale e Comuni. Grave. Quell'impianto si deve fare, insieme a molti altri, 5G e 6G. Non si perda altro tempo".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.