Politica - 14 giugno 2025, 10:07

Con Franco Demaria un bilancio del suo primo anno da sindaco di Saluzzo

Intervista a tutto campo sui principali temi sul tappeto. “Fiero – afferma - di una squadra fantastica e di aver salvaguardato le tariffe dell’asilo nido”. E sull’opposizione: “Non ho ancora visto quello spirito costruttivo che la minoranza dice di voler perseguire”

Franco Demaria, sindaco di Saluzzo

Franco Demaria, sindaco di Saluzzo

È trascorso un anno dalla consultazione amministrativa che l’8 e 9 giugno 2024 a Saluzzo aveva portato alla vittoria la maggioranza civica di centrosinistra “Insieme si può” guidata da Franco Demaria.

Demaria aveva vinto al primo turno con 4890 voti (54,5%), sostenuto nella sua corsa verso il municipio da sei liste: Una Città Da Amare (11,5%), Uniti Per Saluzzo (10,2%), Sinistra Saluzzese (9%), Città Futura (8,9%), Polo Civico (8%), Città Democratica (7%).

A distanza di un anno, in questa intervista, tracciamo un bilancio del suo primo anno da sindaco. 

Demaria, è passato un anno dalla sua elezione a sindaco. È tempo di tracciare un primo, per quanto parziale, bilancio: prevalgono le luci o le ombre?
 
“Un anno ricco di soddisfazioni sul piano personale e politico. Una vittoria che ha confermato la fiducia dei saluzzesi nel modello politico amministrativo di ‘Insieme si può’, che sa riunire attori ad un programma elettorale dettagliato e condiviso, sensibilità ed istanze diverse”. 

Vuole spiegarci più nello specifico?

“Abbiamo lavorato con impegno per rispettare la tabella di marcia dei tanti cantieri del Pnrr che avevamo avviato nella precedente consigliatura e siamo riusciti appieno. Non era né banale, né scontato. Abbiamo approvato il primo bilancio totalmente nostro, un bilancio che si conferma sano, che non mette le mani in tasca ai cittadini, anzi continua a sostenerli con servizi efficienti e tariffe tra le più basse della Granda e del Piemonte ed al contempo una grande capacità di investimento per la cura e l’efficientamento del patrimonio, oltre che la possibilità di qualche continua innovazione”.

Nei giorni scorsi sono finalmente stati sbloccati i fondi destinati all’accoglienza dei migranti stagionali che lavorano nelle campagne per la raccolta frutta. Un milione e 700 mila euro, una cifra importante. Come verrà utilizzata?
 
“Questi fondi servono per far funzionare la “macchina” dell’ospitalità straordinaria e per ampliarla. Una parte permetterà di coprire i costi dei servizi connessi alle accoglienze diffuse, come infopoint o mediatori, mentre il resto è diviso tra i vari Comuni che hanno presentato un progetto di ristrutturazione di edifici o di allestimento campi di container. Una boccata d’ossigeno. Saluzzo continua a migliorare l’ex casa del custode del cimitero che è un bene comunale che rimarrà alla collettività anche quando non servirà più da accoglienza diffusa. Lo stesso vale per gli altri Comuni che ristrutturano immobili. Nota positiva è l’ingresso di Revello nella rete dell’ospitalità straordinaria, sarà un nuovo soggetto che ci permetterà di essere più incisivi e di offrire migliori risposte all’intero territorio, sin dalla raccolta dei piccoli frutti che interessano soprattutto le zone delle medie e basse valli. Con queste risorse e con i relativi interventi arriveremo a circa 300 posti letto distribuiti in 9 Comuni che andranno ad aggiungersi ai quasi 4.000 forniti dalle aziende”.

Demaria, lei arriva da tanti anni di presenza in amministrazione comunale, quindi l’esperienza non le manca. Essere sindaco, tuttavia, è altra cosa, più gratificante ma anche più impegnativo. Qual è la differenza che ha rilevato in questo suo passaggio di ruoli da assessore, vicesindaco a primo cittadino?

“Quello di sindaco è un ruolo gratificante, ma molto più faticoso dal punto di vista mentale ed emotivo. C’è la percezione che il sindaco abbia la responsabilità oggettiva di ogni dettaglio, ogni cosa che accade nel comune, anche se ovviamente non è e non può essere così. Occorre tempo per abituarsi a questo ruolo il cui peso, volente o nolente, ti cambia la vita, anche nelle relazioni sociali. Me lo dicevano spesso gli amici che mi hanno preceduto e finché non è capitato a me, non l’ho capito fino in fondo: il sindaco è una persona molto sola! Anche se posso contare su una squadra fantastica, ci sono momenti in cui devi decidere in pochi minuti e tocca a te, non c’è aiuto o consiglio che possa supportarti. Serve tempo per abituarsi a tutto questo, ma giunta, gruppo, struttura e famiglia sono un appoggio straordinario”.
 
Che cosa è contento di aver realizzato in questo suo primo anno da sindaco e cosa avrebbe voluto fare e, per varie ragioni invece, anche indipendenti dalla sua volontà, non le è stato ancora possibile realizzare?

“Siamo riusciti a terminare tutti i grandi cantieri: mense scolastiche rese immediatamente attive, ex tribunale che già ospita il liceo classico al piano superiore e gli uffici comunali trasferiti dal palazzo Italia, giardini di villa Radicati ed il nuovo campo da basket negli spazi delle scuole medie. Sta per partire il nuovo servizio di bus a chiamata e mi fa piacere evidenziare che la tariffa massima dell’asilo nido sia rimasta a 260 euro a fronte di un costo al comune di 837 euro mensili. Tra le priorità rimangono la pista di atletica e la pista ciclabile Saluzzo-Moretta dove siamo in attesa di fondi da bandi regionali”.

Insieme si può, la maggioranza che lei guida, si è mostrata compatta in fase elettorale. L’unità è ancora oggi la stessa di un anno fa?

“L’unità nelle differenze, la discussione profonda, la capacità di sintesi tra diversi sono “ragione sociale” ed elemento fondativo dell’esperienza di Insieme si può che ha saputo trasformarsi e crescere, nonostante il ricambio di molti elementi del gruppo originario, alcuni anche di un certo peso, come Mauro Calderoni ad esempio”.
 
Le minoranze si sono concentrate negli ultimi tempi sulla Fondazione Bertoni chiedendo chiarezza nella sua gestione. La questione è finita o ci saranno ancora strascichi?

“La questione in verità non è mai iniziata. La Fab è uno dei fiori all’occhiello non solo di Saluzzo, ma delle Terres Monviso. Un ente che lavora per la città, ma anche per Dronero, Busca, Venasca, Costigliole, Moretta, oltre che su tutto il territorio per 100 Miglia, Occitamo e il PiterAlcotra (Progetto con la Francia). Mi pare che, nell’impossibilità di contestare politicamente la Fondazione, per il generalizzato apprezzamento di questo strumento operativo sempre più indispensabile per Saluzzo ed il territorio, si sia tentato di creare un caso tecnico/giuridico. Per questo però esistono organi di controllo interni (revisori), esterni (dirigenti e segretario generale del comune). Non riesco ad apprezzare una politica che procede a colpi di scandalismi. Siamo sereni di operare nella piena legittimità”.
 
I consiglieri di opposizione hanno più volte chiesto di voler essere maggiormente coinvolti nelle scelte amministrative ribadendo che sono mossi da spirito costruttivo. È così? Che ne dice?

“Lo spirito costruttivo per ora non è emerso così chiaramente, al di là delle dichiarazioni. Ad esempio nella questione Fab non è emerso spirito costruttivo. Io penso che con il tempo si trovi quell’equilibrio necessario per discutere e, magari, trovare delle convergenze su programmi ed argomenti. In alcuni settori già si collabora, penso alla commissione urbanistica, e spero che quando cadranno le diffidenze, le pressioni politiche e ci convinceremo che siamo tutti in Consiglio per il bene della città e del territorio tutto sarà più facile”.


 

GpT

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU