Sono passati ormai sedici anni da quel 16 giugno 2009, giorno in cui fu inaugurato l’ascensore panoramico inclinato che collega il parcheggio delle piscine comunali con il centro cittadino di Cuneo. Un progetto discusso a lungo negli anni precedenti che, come spesso accade, aveva suscitato pareri contrastanti sia tra i cittadini che tra le forze politiche. Ma che alla fine si è rivelato un grande successo.
Con un dislivello di oltre 27 metri, l'ascensore collega in meno di un minuto la parte bassa della città, lato Gesso, con l’altipiano. Oggi quell’impianto è diventato parte integrante della vita quotidiana di molti cuneesi, oltre che un simbolo della mobilità alternativa cittadina. La cabina, che può trasportare fino a 26 persone, comprese biciclette e carrozzine, impiega 45 secondi per percorrere i 65 metri che separano quota 510 dal centro, a quota 538.
Pensato per favorire l’interscambio tra auto, bici e spostamenti a piedi, l’ascensore serve una zona strategica, dove sorge la nuova piscina olimpionica e uno dei parcheggi più frequentati della città. Ha contribuito a migliorare l’accesso agli impianti sportivi, al parco fluviale e al centro cittadino, diventando un riferimento per chi si muove in modo sostenibile.
I numeri ne confermano l’efficacia: secondo i dati più recenti, solo nel 2024 si sono registrate oltre 155.000 corse e più di 808.000 passeggeri. Dall’inaugurazione a oggi, le corse totali hanno superato quota 1,8 milioni.
L’impianto è attivo nei giorni feriali dalle 7:30 alle 20:00, con orari ridotti nei weekend e nei festivi. Dal punto di vista tecnico, è costituito da una cabina che scorre su rotaia, movimentata da un impianto tecnologicamente avanzato. Tutto il sistema è collegato tramite fibra ottica alla rete informatica comunale, con una sofisticata rete di comunicazioni tra la vettura, gli organi di comando e il quadro macchina nel locale tecnico. Sono presenti 13 telecamere per la videosorveglianza e il controllo a distanza.
Per ridurre i consumi elettrici, l’illuminazione è stata realizzata con lampade a LED, che si accendono e si spengono automaticamente seguendo i movimenti della cabina nelle ore notturne.
La gestione dell’impianto costa al Comune circa 160.000 euro all’anno, inclusa la manutenzione, con un ulteriore costo stimato in 12.000 euro per ogni ora di apertura estesa. Un bilancio che impone di mantenere un equilibrio tra fruibilità e sostenibilità economica. Negli ultimi anni, l’impianto ha comunque mantenuto un buon livello di efficienza, con un tasso di fermo contenuto intorno al 5%.
Forse anche grazie al successo di questo ascensore, è tornata d’attualità l’ipotesi di realizzare un secondo impianto, stavolta sul lato opposto della città, quello Oltrestura. La Giunta comunale ha recentemente deliberato di approvare in linea tecnica il documento progettuale per capire se è fattibile mettere in piedi l'opera. Anche perché la conformità del territorio è completamente diversa rispetto il lato Gesso: si tratterebbe, infatti, di bypassare Discesa Bellavista.
Così come successo all'impianto già esistente, per realizzare quello nuovo servono due elementi fondamentali: un ampio parcheggio di scambio e un collegamento efficiente con l’altipiano. Il parcheggio, anche questo in fase di progettazione, dovrebbe sorgere tra il ponte Vecchio e il ponte Nuovo, nell’area goleale del torrente Stura chiamata Campidoglio, su terreni di proprietà comunale. I posti previsti a regime sarebbero circa 2000, anche se in una prima fase si partirà con circa 600. L’opera sarà finanziata in parte con fondi del Bando Periferie e in parte con la vendita di Palazzo Chiodo. Tra gara e realizzazione, si ipotizza che l’infrastruttura possa essere pronta entro il 2026.
La realizzazione del nuovo ascensore, come detto tecnicamente più complessa rispetto a quello esistente, è stimata in circa 3,3 milioni di euro. Una cifra che dà già la misura dell’ambizione dell’intervento, pensato per estendere il modello di mobilità sostenibile anche al lato Stura della città.