Attualità - 19 luglio 2025, 18:36

La Flc Cgil contro il verbale sul dimensionamento scolastico: “Una rappresentazione distorta dei fatti"

Il sindacato rifiuta la firma e attacca: “Processo guidato da chi ignora il valore educativo della scuola”

La Flc Cgil contro il verbale sul dimensionamento scolastico: “Una rappresentazione distorta dei fatti"

Il processo di dimensionamento della rete scolastica torna al centro del dibattito in provincia di Cuneo. Dopo la riunione tenutasi nei giorni scorsi tra istituzioni e rappresentanze sindacali, la FLC CGIL Cuneo ha scelto di non sottoscrivere il verbale conclusivo dell’incontro, accusando l’amministrazione di aver redatto un documento che “non riflette né la complessità né la verità del confronto avvenuto”.

Una presa di posizione netta che nasce, secondo il sindacato, da un vizio di fondo: la scelta di sintetizzare in poche righe interventi lunghi e articolati, svilendo così il significato stesso della partecipazione al tavolo di consultazione.

“Il verbale rappresenta una sintesi distorta e faziosa dei fatti”, si legge nella nota, “omette completamente la complessità degli interventi e cancella il senso profondo delle valutazioni espresse dalle organizzazioni sindacali”. Per la FLC, ridurre tutto a poche righe “falsifica quanto avvenuto e lede la credibilità dell’intero processo”.

La posizione della CGIL cuneese è da sempre contraria a un approccio al dimensionamento scolastico basato esclusivamente su criteri economici e tecnici, senza considerare le ricadute didattiche, formative e sociali sulle comunità locali. Un confronto, quello con altri territori, rende ancora più evidente la distanza di metodo: “La Città Metropolitana di Torino ha scelto in questi giorni di sospendere qualsiasi proposta di dimensionamento, evidenziando un approccio più prudente e rispettoso”, sottolinea il sindacato.

Tuttavia, proprio questa sospensione rischia ora di aumentare la pressione sulle province vicine. “La normativa consente compensazioni tra territori per raggiungere gli obiettivi regionali. Il rischio è che proprio Cuneo paghi il prezzo di queste scelte”.

Particolarmente critico è anche il giudizio sulla figura del consigliere Baldi, al quale è stata affidata la gestione del percorso. “Ha ammesso pubblicamente la propria estraneità al mondo scolastico e l’ha ostentata come un pregio, rivendicando la sua ‘distanza’ come garanzia di imparzialità tecnica. È una dichiarazione che lascia sgomenti”, afferma la CGIL, “perché rimuove il valore pedagogico, culturale e umano che dovrebbe essere al centro di ogni riflessione sul sistema scolastico”.

Un confronto viene fatto anche con la precedente gestione del dossier, affidata all’allora assessore Sannazzaro: “Pur con tutti i suoi limiti, rappresentava un tentativo di coniugare esigenze economiche con una visione educativa. L’attuale approccio, invece, sembra ignorare completamente le implicazioni formative delle decisioni prese”.

Per queste ragioni, la FLC CGIL Cuneo ha deciso di non firmare il verbale prodotto, giudicandolo “non veritiero e privo dei contenuti minimi per rappresentare fedelmente le posizioni emerse”. E rilancia il proprio impegno: “La nostra organizzazione si dichiara totalmente contraria a qualsiasi ipotesi di accorpamento delle scuole nel territorio cuneese, e continuerà a difendere con determinazione il sistema scolastico pubblico e la sua funzione educativa”.

redazione

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