L’autunno albese torna a parlare la lingua del tartufo. Venerdì 10 ottobre, alle 17.30, il Teatro Sociale “Giorgio Busca” ospiterà la cerimonia di inaugurazione della 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, alla presenza del ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e di Alex Mejia, direttore della Divisione Persone e Sviluppo Sociale di UNITAR – United Nations Institute for Training and Research (l’Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca).
Con quest'ultimo il presidente dell’Ente Fiera, Axel Iberti firmerà un Memorandum d’Intesa triennale. L’accordo, accompagnato da un Protocollo Esecutivo, punta a tradurre i valori del Tartufo Bianco in azioni concrete di cooperazione internazionale: tutela della biodiversità, sicurezza alimentare, educazione delle nuove generazioni e valorizzazione culturale. Un passo che colloca Alba e le Langhe in una rete globale, rafforzando il percorso avviato con i riconoscimenti UNESCO.
Dal giorno successivo, 11 ottobre, fino all’8 dicembre, il Tuber magnatum Pico diventerà il simbolo di un intero territorio. Il Mercato Mondiale del Tartufo, nel Cortile della Maddalena, resterà il cuore pulsante della manifestazione, con i giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo impegnati a certificare ogni esemplare.
La Fiera non è solo un evento gastronomico: è un motore di sviluppo. Ogni anno il suo indotto genera oltre mezzo miliardo di euro a livello piemontese, con un moltiplicatore stimato di 55 euro per ogni euro investito. Nelle ultime edizioni ha registrato oltre 600.000 visitatori, di cui il 70% provenienti dall’estero, confermando la vocazione internazionale di Alba e delle Langhe.
Il tema scelto per il 2025 è “Profondo Rispetto”: rispetto per la terra e la natura che rendono possibile il tartufo, per le tradizioni popolari che alimentano il folklore, per la cultura che ogni anno si rinnova con mostre, convegni e spettacoli. Un filo conduttore che richiama all’educazione alla sostenibilità e alla responsabilità collettiva.
La Fiera, però, è anche festa di piazza. Dopo l’elezione della Bela Trifolera e l’Investitura del Podestà, il grande appuntamento folclorico è imminente: domenica 5 ottobre si corre il Palio degli Asini in piazza Senatore Cagnasso, preceduto dalla sfilata medievale con oltre 1.200 figuranti.
Nelle parole del presidente dell’Ente Fiera Axel Iberti, la manifestazione “non è solo celebrazione del gusto, ma un broadcast culturale, capace di raccontare il territorio con linguaggi diversi, dal piatto alla tradizione, dal tartufo al paesaggio”.
Il sindaco Alberto Gatto e la vicesindaca alla Cultura Caterina Pasini avevano sottolineato che “ogni anno la Fiera ci invita a riscoprire chi siamo, le nostre radici e i valori che ci uniscono. ‘Profondo Rispetto’ è il claim che meglio esprime l’identità della nostra comunità e il suo sguardo verso il futuro”.
Dal mercato del tartufo alle Cene Insolite, dai cooking show con chef stellati all’Asta Mondiale del Tartufo al Castello di Grinzane, fino alle mostre d’arte e agli eventi culturali: Alba si prepara a vivere nove settimane di celebrazione e racconto, con il tartufo come ambasciatore globale di eccellenza, identità e cultura.






