Copertina - 08 ottobre 2025, 00:00

Inalpi verso i 60 anni: innovazione, filiera e futuro nel segno delle proteine del latte

L’azienda lattiero-casearia avvia un nuovo progetto di modernizzazione della torre di sprayatura per la produzione di proteine e caseine, confermandosi leader nella filiera corta e sostenibile del latte piemontese

Inalpi verso i 60 anni: innovazione, filiera e futuro nel segno delle proteine del latte

Sessant’anni di storia, visione e capacità di innovare: Inalpi si prepara a celebrare l’importante traguardo guardando, come sempre, avanti. 

Nata nel 1966, l’azienda lattiero-casearia di Moretta ha saputo coniugare tradizione e progresso, costruendo nel tempo un modello virtuoso di filiera corta e certificata, basato su valori di trasparenza, equità e valorizzazione del latte piemontese. 

Oggi, alla soglia del suo sessantesimo anniversario, Inalpi lancia un nuovo progetto industriale volto a rafforzare ulteriormente il suo ruolo nel panorama lattiero-caseario internazionale.

[Lo stabilimento Inalpi di Moretta con la torre di sprayatura]

UNA STORIA DI LUNGIMIRANZA E CAPACITÀ IMPRENDITORIALE

La storia di Inalpi è stata caratterizzata da lungimiranza e capacità imprenditoriale di guardare al futuro sempre con occhio attento ai cambiamenti, immaginando, molto spesso per primi o per unici, nuovi percorsi.

Una storia che il prossimo anno compirà i suoi 60 anni e la cui caratteristica principale è quindi sempre stata quella di saper mettere in campo progetti innovativi.

Perché di innovazione si tratta quando si sa cogliere la direzione che prenderà il domani del mercato e del territorio.

IL NUOVO PROGETTO AL “PLANT” DI MORETTA

In questo contesto si inserisce quindi il nuovo progetto che interesserà nei prossimi mesi – con il compimento previsto per la fine del 2026 – gli interventi sul primo impianto di polverizzazione funzionante, presso il plant di Moretta dal 2010.

Quella prima torre di sprayatura a cui è legata la nascita della filiera corta e certificata del latte e della cooperativa Compral Latte che oggi fa parte della filiera con circa 250 conferitori.

Un ulteriore esempio di lungimiranza che ha saputo immaginare un nuovo percorso nel quale l’industria e il mondo agricolo potessero camminare fianco a fianco condividendo obiettivi comuni e un protocollo che ha trovato l’approvazione di tutti gli attori coinvolti, oltre che delle organizzazioni di categoria e dei consumatori.

UN MODELLO DI FILIERA TRASPARENTE E SOSTENIBILE

Un modello caratterizzato anche da un sistema di remunerazione equo che fissa il prezzo del latte pagato alla stalla.

L’indicizzazione del prezzo si basa su un algoritmo che, nel 2010, per la prima e unica volta in Italia, è stato messo a punto da Inalpi con la Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Il prezzo indicizzato del latte, oltre a costituire un esempio unico, garantisce, cosa ancora più importante, rapporti equi e trasparenti con tutti i conferitori Inalpi, consentendo programmazione e pianificazione.

[La stalle da cui proviene il latte utilizzato dall’Inalpi]

VERSO IL 2026: UN PERCORSO DI MODERNIZZAZIONE

Alla soglia quindi di una ricorrenza che si compirà nel 2026, con i festeggiamenti per un compleanno importante, l’organizzazione cuneese si appresta a realizzare un percorso di modernizzazione che renderà la storica torre in grado di polverizzare le proteine nobili del latte per la produzione di MPC85 (Milk Protein Concentrate), MPI (Milk Protein Isolate), MCC (Milk Casein Concentrate) e MCI (Milk Casein Isolate), concentrato ottenuto dal latte con un contenuto proteico che varia dall’85 a oltre il 90% sul secco.

Ingredienti preziosi, particolarmente utilizzati nella produzione alimentare per aggiungere funzionalità e ricchezza soprattutto nei prodotti specifici per sportivi, in quelli per l’infanzia e dietetici e più in generale nelle gamme altoproteiche dell’alimentazione.

[L’Inalpi Lab Solutions]

IL PROCESSO PRODUTTIVO

La produzione delle Mpc 85, Mpi e Mcc ed Mci avverrà dunque all’interno della torre di polverizzazione nella quale, dopo aver scremato il latte e destinato la parte grassa alla produzione di burro, grazie ad un sistema di filtri a membrana sarà possibile separare la parte proteica del latte dai restanti solidi (principalmente lattosio) e inviata alla polverizzazione per garantirne una conservazione a lungo termine.

LE PAROLE DI AMBROGIO INVERNIZZI, PRESIDENTE INALPI

Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi: “Questo progetto si sposa perfettamente con il principale obiettivo di Inalpi che punta a conferire al latte vaccino piemontese la miglior collocazione valoriale. Sono percorsi che stiamo realizzando in diversi ambiti nella convinzione che l’innovazione rappresenti il vero terreno sul quale ampliare lo sviluppo di una materia prima che offre molteplici utilizzi che vanno ben oltre a quelli convenzionali”.

 

[Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi S.p.A]

LA CRESCENTE DOMANDA DI PROTEINE DEL LATTE

La domanda di proteine del latte è in costante aumento a livello globale grazie ai numerosi comparti in cui possono essere impiegati.

Proteine e caseine vengono infatti utilizzati dall’industria alimentare e nutrizionale per la produzione di latticini e prodotti caseari ad alto contenuto proteico, come yogurt, formaggi freschi e bevande funzionali, oltre che ad alimenti per la nutrizione sportiva e clinica, grazie al loro elevato valore biologico e digeribilità.

Ma anche nel comparto dei prodotti da forno, dolciari e bevande proteiche, di cui migliorano la struttura, il profilo nutrizionale e la consistenza.

Infine un impiego importante è anche quello finalizzato alla produzione di alimenti per l’infanzia e integratori, a cui garantiscono un apporto proteico di alta qualità e sicurezza.

LE ANALISI DI MERCATO SECONDO GABRIELLA BOLLINO, DIRETTORE COMMERCIALE & MARKETING

Gabriella Bollino, direttore Commerciale & Marketing Inalpi S.p.A: “La richiesta internazionale di proteine e caseine del latte è in forte crescita, spinta dalla crescente attenzione dei consumatori per la salute, il benessere e l’alimentazione funzionale. Secondo le principali analisi di mercato, il settore delle proteine del latte è destinato a registrare tassi di crescita annuale superiori al 6% nei prossimi anni, con un’espansione significativa in Europa, Nord America e Asia”.

 

[Gabriella Bollino, direttore Commerciale & Marketing Inalpi S.p.A]

UN NUOVO POSIZIONAMENTO STRATEGICO PER INALPI E IL MADE IN ITALY

Il presidente Ambrogio Invernizzi traccia quindi il profilo di questo nuovo e innovativo progetto: “Oggi, la produzione di proteine del latte e caseine è senza dubbio in continua crescita, ma è anche una produzione esclusivamente realizzata da alcuni grandi gruppi lattiero caseari nel mondo. Con questo progetto Inalpi si posiziona come partner strategico nella catena del valore delle proteine lattiero-casearie, rafforzando il proprio ruolo a livello nazionale e internazionale e contribuendo alla competitività del Made in Italy nel settore alimentare avanzato. Un passaggio che ci consentirà di ampliare, a livello globale, il racconto del nostro sistema industriale e di sviluppo e della nostra filiera”.

 

[Lo stabilimento Inalpi di Moretta]

SESSANT’ANNI DI INNOVAZIONE CHE GUARDANO LONTANO

Inalpi, con il nuovo progetto di modernizzazione della torre di sprayatura, conferma ancora una volta la propria capacità di anticipare le sfide del futuro e di trasformarle in opportunità concrete per il territorio e per l’intera filiera lattiero-casearia.

Alla vigilia del suo sessantesimo anniversario, l’azienda lattiero- casearia di Moretta non celebra soltanto una lunga storia di successi, ma rinnova il proprio impegno a favore dell’innovazione, della qualità e della sostenibilità, pilastri che ne hanno fatto un punto di riferimento del Made in Italy agroalimentare.

Un percorso che guarda al domani con la stessa visione con cui tutto è cominciato: quella di un’impresa che sa costruire valore partendo dal latte, ma arrivando molto più lontano.

Anna Maria Parola

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