Copertina - 16 ottobre 2025, 00:00

Fondazione San Michele Arcangelo: le opere, la sua galassia nella formazione e nell’educazione

Conosciamo meglio la Fondazione e Luca Baravalle, il suo nuovo presidente. Lavoro, ricerca e attività formative per un mondo più giusto e a misura di ciascuno

Fondazione San Michele Arcangelo: le opere, la sua galassia nella formazione e nell’educazione

La Fondazione San Michele Arcangelo è nata nel 1994 a Bergamo, e rappresenta il punto di sintesi di un gruppo di Opere che hanno a cuore l’Educazione, la Formazione, il Lavoro, la Ricerca e la Sostenibilità.

Dal 2025 la Fondazione, che oggi ha sede a Roma, è guidata dal Presidente Luca Baravalle, imprenditore piemontese con una solida esperienza imprenditoriale alle spalle, rappresentante di una perfetta sintesi tra tradizione aziendalistica e innovazione, unite a una spiccata sensibilità verso la cultura e l’arte.

Presidente Baravalle, che cos’è un’Opera?

Si tratta di una realtà strutturata e gestita secondo logiche d’impresa, ma senza scopo di lucro, bensì con scopi di utilità sociale, verso i quali sono reindirizzati gli eventuali avanzi di gestione. Opera è un termine che deriva dal latino “opus”, cioè lavoro. Da questa matrice nascono altre parole, come cooperare, manovra, opuscolo, officina, adoperare e ognuna in qualche modo ha a che fare con le attività della Fondazione San Michele Arcangelo.

Potrebbe elencarci i pilastri fondanti della Fondazione San Michele Arcangelo?

Lavoro, ricerca, educazione, formazione e sostenibilità: questi sono i 5 pilastri che sostengono la Fondazione San Michele Arcangelo.

Vediamoli uno per uno così da meglio chiarire il vostro punto di vista al lettore

Il lavoro è la condizione base perché ciascuno possa essere sé stesso, per scoprire il proprio posto nel mondo e la concretezza della realtà. “Labor”, in latino, ha significato di fatica, la fatica di obbedire, di aderire a qualcosa che è altro da sé, una condizione necessaria per vivere l’esperienza del lavoro che la Fondazione propone.

La ricerca è un cardine fondamentale in cui la Fondazione crede, aprendosi allo sviluppo di tutti i progetti di ricerca e trasferimento tecnologico che potrebbero nascere dall’incontro con le imprese, intesi come opportunità affinché la formazione professionale si cimenti con le migliori soluzioni che il mercato del lavoro può offrire alle problematiche reali provenienti dal settore produttivo.

L’educazione mira a guidare, sostenere, accompagnare gli individui, far maturare e migliorare le persone, come mira pure a incontrare, a scoprire, a comprendere la realtà in tutti i suoi aspetti, in tutti i suoi fattori, in tutte le sue sfaccettature, fino alle domande decisive della vita: qual è il valore, il significato ultimo della realtà? Chi sono io?

La formazione è il percorso che accompagna verso il lavoro e la realizzazione di sé, in tutte le età evolutive dell’uomo. La formazione racchiude in sé sia un aspetto tecnico sia un aspetto umano. Sotto l’aspetto tecnico, la Fondazione sostiene attività formative di alta qualità, in linea con le richieste più attuali del mercato del lavoro, aprendosi alla collaborazione con aziende e professionisti specializzati, che offrano competenze all’avanguardia. Sotto l’aspetto umano, la Fondazione cerca di offrire nuovi punti di osservazione sul mondo a tutti gli individui che incontra, al fine di migliorarne le possibilità di crescita individuale.

La sostenibilità è per la Fondazione una modalità di lavoro che rispetti e tuteli il delicato equilibrio tra la persona e ciò che la circonda, prendendosi cura della casa comune intesa come ambiente e come luogo per coltivare le interazioni tra le persone, le culture e le istituzioni economiche, politiche e sociali. Diventa sempre più importante imparare a cooperare, per vivere in un contesto ambientale, sociale ed economico in rapida evoluzione. Per questo, la sostenibilità, anche economica, della Fondazione, è costruita nelle relazioni con i territori, le istituzioni, le aziende, le famiglie e tutti coloro che, a vario titolo, ne sostengono lo scopo.

Possiamo quindi dire che la Fondazione San Michele Arcangelo è una galassia di Fondazioni a scopo educativo e formativo?

La “Galassia” Fondazione San Michele Arcangelo ruota intorno ad un fulcro da cui dipartono 8 rami: l’immagine ricorda quella della città di Cuneo e delle sue valli, se vogliamo restare in ambito cuneese con gli esempi, che a raggiera scendono verso la pianura ed al contempo verso il mare, sfiorano la Francia, si aprono al mondo.

Le otto galassie che, come valli di un sistema solare terrestre si uniscono alla Fondazione San Michele Arcangelo sono:

Fondazione Ikaros, che da più di 25 anni accoglie ragazzi dai 14 ai 19 anni a cui offre percorsi di istruzione e formazione secondaria tecnica e professionale finalizzati all’inserimento lavorativo. Il suo scopo è preparare giovani in grado di lavorare in tutto il mondo e affrontare la vita da protagonisti. Il processo di formazione non prevede solo teoria ma anche tanta pratica, svolta sia all’interno di laboratori d’Istituto, sia in collaborazione con le aziende del territorio. Questo permette agli studenti di acquisire la manualità operativa e il know-how necessari per essere spendibili fin da subito nel mondo del lavoro.

JAC – Fondazione JobsAcademy, nata per offrire percorsi nell’ambito dell’istruzione terziaria post-diploma. In collaborazione con centinaia di imprese, partendo dai loro fabbisogni, organizza corsi di alta specializzazione, assumendosi la responsabilità di garantire al termine del percorso un reale inserimento lavorativo. L’offerta formativa, basata sul metodo “Learning by doing” e su una faculty di professionisti di altissimo livello, si articola su tre anni: al termine dei primi due si acquisisce il Diploma ITS riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione; il terzo anno offre l’opportunità di approfondire il proprio progetto personale e, lavorando, raggiungere la laurea triennale. Oggi JAC è il più grande Istituto Tecnico Superiore d’Italia.

Consorzio JobsFactory, nato per consolidare, far conoscere e riproporre il modello di JobsAcademy su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è accompagnare ogni territorio a rispondere alle richieste del contesto economico o creando nell’ambito dell’istruzione terziaria post-diploma percorsi estremamente specializzati. Presente oggi in Lombardia, JobsFactory ha l’ambizioso obiettivo di raggiungere rapidamente tutte le Regioni italiane.

Upprendo che è la prima Scuola dell’Apprendistato, nata dall’esperienza educativa e dalla conoscenza del mondo del lavoro che tutto il gruppo ha maturato negli anni, per dare nuove prospettive ai giovani che hanno voglia di mettersi in gioco concretamente, sperimentando in maniera immersiva quanto si può apprendere lavorando. È un modello all’avanguardia, strutturato su un sistema duale capace di coltivare il talento di ogni ragazzo: accoglie studenti usciti dalla scuola secondaria di primo grado e li accompagna in un percorso che unisce formazione e lavoro e li conduce non solo a conseguire una qualifica professionale ma anche, potenzialmente, a raggiungere un diploma di scuola secondaria di secondo grado e quindi un diploma ITS e una laurea triennale.

Fondazione Meet Human, creata per incontrare e sostenere nel mondo esperienze di umanità vera impegnate per la realizzazione integrale della Persona. Si occupa di progetti internazionali in Paesi in via di sviluppo, attraverso interscambi multiculturali nei campi dell’educazione, della formazione e dell’inserimento lavorativo, con attenzione alla sostenibilità economica e ambientale. Meet Human costituisce un punto di compimento del percorso che ha animato il gruppo, illuminando con la sua attività la missione di tutte le altre Opere.

Fondazione Et Labora, nata per rispondere alla necessità di realizzarsi insita in ogni individuo, accompagnandolo a ogni età – dall’obbligo scolastico all’età avanzata – alla scoperta delle proprie capacità e potenzialità. A questo fine Et Labora si occupa del reinserimento lavorativo di giovani e adulti, accompagna aziende e imprenditori nella ricerca delle persone più adatte alle loro esigenze, contribuisce a garantire la permanenza in azienda attraverso la formazione continua del personale. Inoltre è un ente accreditato per tutte le attività di collocamento mirato, destinato a lavoratori in situazioni di svantaggio.

Consorzio JobsTalent, nato per consolidare il collegamento fra i Talenti e le Imprese per far sì che l’attività delle singole Opere resti fedele alla proposta originaria della Fondazione. L’azione di JobsTalent si concentra su tre macroaree: la prima “Sviluppo Talenti”, che ha l’obiettivo di orientare i giovani offrendo loro un ampio ventaglio di opportunità perché possano sviluppare al meglio le loro capacità. La seconda, “Sviluppo Imprese”, con lo scopo di ampliare le partnership aziendali e coinvolgere nuove risorse, idee ed energie nell’aggiornamento della didattica e delle opportunità di placement. La terza, il “Matching”, perché ciascuno possa essere realmente accompagnato a trovare il proprio lavoro.

Fondazione San Michele Arcangelo CESTA, nata nel 2003 per iniziativa dell’Ente religioso “Provincia di Maria SS. della Pietà” dei Padri Passionisti, raccogliendo l’eredità del Centro di formazione C.E.S.T.A, sorto nel 1955 grazie all’opera di Padre Stanislao, che volle rispondere all’esigenza espressa dal territorio di formare manodopera specializzata. Da allora la CESTA ha come scopo la formazione di giovani al fine di permettere loro di entrare nel mondo del lavoro più coscienti delle loro competenze e con una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, grazie a percorsi che prevedono una formazione sia teorica che pratica; quest’ultima è costituita da molte ore di laboratorio e da una considerevole esperienza di stage nelle aziende del territorio.

Presidente, grazie per averci meglio raccontato nel dettaglio la galassia della Fondazione San Michele Arcangelo e i pilastri che la sostengono.

In realtà ne manca uno, che forse non dovremmo definire pilastro, ma collante o fondamenta su cui poggiano e si erigono i pilastri.

Ci spieghi meglio …

I collaboratori. Ogni azienda è fatta di persone, sia che si tratti di una impresa profit sia che si tratti di una realtà no profit. La galassia San Michele Arcangelo, che vede partecipazioni della Fondazione San Michele Arcangelo nelle realtà descritte pocanzi, vede all’attivo oltre 750 collaboratori. Chi viene chiamato a collaborare con le attività della Fondazione San Michele Arcangelo è una persona a “speciale vocazione educativa”. In tedesco, la stessa parola, Beruf, vuol dire sia “vocazione” sia “professione”. Lavorare per le Opere è una vocazione. Non è una questione “religiosa”: le persone devono sentirsi chiamate a lavorare con la Fondazione (il verbo latino vocare vuol dire proprio questo “chiamare”). Quando diciamo che nelle Fondazioni si viene a lavorare per vocazione prima che per mestiere, intendiamo dire che tutti i collaboratori devono conoscere, condividere e fare proprio lo scopo, il carisma dell’Opera. Per questo, chiunque lavori per le Opere è un Educatore: questo è il ruolo, qualunque sia la sua mansione. Perché immedesimarsi con il carisma dell’Opera vuol dire, inevitabilmente, considerarlo come termine di paragone per le proprie esigenze umane, e proporlo a chiunque si incontri. Proporlo non con un discorso, naturalmente, ma per il modo con cui si affronta qualunque aspetto della propria mansione. Purtroppo al mio arrivo ho notato come le varie realtà non abbiano ancora un welfare comune e la gestione dei collaboratori è lasciata alle singole Opere e ai rispettivi Consigli di amministrazione e gestione che, di fatto, io stesso ho ereditato alla mia nomina e su cui non posso incidere né io personalmente né può farlo, per ora, la San Michele, almeno fino ai rinnovi dei Consigli, questo per come è stata strutturata la gestione ordinaria fino al mio arrivo.

In sintesi una grande famiglia il cui padre non ha pieno controllo e responsabilità sui figlioli

Sostanzialmente sì, è così, e me ne rammarico molto perché vorrei che tutti si sentissero già oggi parte di una grande e unica famiglia anche negli aspetti più pratici e sostanziali e non solo in quelli filosofici. Per queste ragioni sto già lavorando con questo obiettivo: che tutti possano il prima possibile godere della serenità di sentirsi parte di un grande gruppo anche sotto il profilo di retribuzioni e welfare, questo è un mio impegno preciso, già concordato al mio arrivo anche col mio predecessore, e nel più breve tempo possibile in base agli statuti e ai rinnovi dei Consigli sono certo che porteremo la Fondazione San Michele Arcangelo ad essere la prima in Italia anche come esempio di realtà in cui i collaboratori possano sentirsi realmente parte di una unica grande famiglia e godere realmente di qui privilegi che possano garantire la giusta e meritata serenità a chi deve poter compiere la propria “missione educativa”, e sono certo che la San Michele raggiungerà anche questo primato.

Cosa può dirmi riguardo alle indagini che stanno coinvolgendo alcune Fondazioni collegate alla San Michele Arcangelo ed i suoi amministratori?

Posso solo evidenziare che le indagini riguardano fatti commessi prima del mio ingresso nella Fondazione San Michele Arcangelo e che pertanto né la Fondazione né il sottoscritto sono indagati, anzi, stiamo collaborando con gli enti preposti per fare luce sull’operato degli amministratori coinvolti e per allontanare chi verrà riconosciuto colpevole di aver commesso azioni contrarie ai principi che guidano la San Michele Arcangelo ed alla legge.    

Stiamo realizzando questa intervista in provincia di Cuneo, il capoluogo ha caro San Michele

Certo, San Michele è il patrono della città di Cuneo, e la sede della Fondazione Baravalle che ne è socio fondatore si trova più o meno a metà strada tra la città di Cuneo e la Sacra di San Michele. Nulla accade per caso, sono certo che San Michele ci è vicino e ci aiuterà a vincere le sfide di domani premiando tutti coloro che portano pace, amore e armonia, in contrapposizione a chi è sopraffatto da rabbia, odio e avidità. Le guerre in questo mondo sono ancora troppe ma abbiamo una certezza: il bene prevale sempre sul male, e questo lo insegna, soprattutto ai credenti, proprio San Michele.

A questo punto sarebbe interessante una riflessione su San Michele e sull’essere “credenti”

Sono molto felice di questa opportunità! Il nome Michele deriva dall'espressione Mi-ka-El che significa "chi è come Dio?". L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Michele, comandante delle milizie celesti, dapprima accanto a Lucifero nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi. L'Arcangelo Michele è rappresentato in forma di guerriero ed è il simbolo della nostra Fondazione.

E concludendo chi è un “credente” per lei?

Per me il “credente” è un individuo che ha fede e la celebra nel suo quotidiano. Aver fede significa vivere con la certezza che il bene prevale e prevarrà sempre sul male e la luce sempre sulle tenebre, il credente sulla base dei presupposti della fede compie azioni ogni giorno a tutela di sé stesso evitando di danneggiare l’altro perché se così non fosse, compirebbe il male, e quindi presto o tardi verrebbe sconfitto nel suo agire, proprio per la ragione detta pocanzi: il bene vince sempre. Questi sono i principi che mi hanno sempre guidato, sia nella vita che nell’attività lavorativa e che a maggior ragione continuerò a seguire anche nella gestione della Fondazione San Michele Arcangelo.

Chi è Luca Baravalle?

Classe 1982, cresciuto in una famiglia patriarcale con radici nel settore industriale dal primo dopoguerra, Luca Baravalle ha saputo trasformare il patrimonio di competenze risalente già dal nonno materno, ed ereditato dalla generazione successiva, in una visione moderna e coraggiosa. Dopo un inizio precoce nel mondo dell’industria, gestendo varie attività e ricoprendo ruoli di rilievo già dai 19 anni quando, dopo alcuni stages ha iniziato a ricoprire ruoli via via sempre di maggior responsabilità all’interno di società partecipate dalla holding familiare che, dai legnami, aveva man mano diversificato le attività di investimento del gruppo in settori quali abbigliamento, food, costruzioni, real estate, arte, editoria e assicurazioni in Italia ed Europa. Attualmente siede in numerosi consigli di amministrazione di società europee e italiane, dimostrando la capacità di gestire realtà complesse e dinamiche a livello nazionale ed internazionale. La sua nomina a Presidente della Fondazione San Michele Arcangelo, che vede tra i soci fondatori la sua Fondazione di famiglia che ha sede in provincia di Cuneo (Fondazione Baravalle ETS) ha rappresentato un passaggio chiave per la storia e la crescita della Fondazione. Forte del suo impegno verso la formazione della persona e la promozione e tutela di valori umani e culturali, condivide pienamente la missione della Fondazione, tanto che la sua leadership si distingue per l'attenzione alla crescita personale e professionale e porta allo sviluppo dei progetti in campo, con un focus particolare sull'educazione e l'inclusività. La sua esperienza e visione strategica sono fondamentali per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro di solidarietà e innovazione guardando a occupazione e sviluppo economico del Paese.

Silvano Bertaina

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