Lo stabilimento Alstom di Savigliano si prepara a un’importante fase di espansione. Entro la fine dell’anno, l’impianto cuneese accoglierà 200 nuovi dipendenti, tra ingegneri e operai specializzati, che si aggiungeranno agli oltre 1.100 lavoratori già attivi nel sito e negli uffici torinesi.
L’aumento del personale viaggia parallelo ad un periodo di forte crescita produttiva: Savigliano punta a realizzare fino a 30 casse al mese e a completare tra 5 e 7 treni regionali, oltre a un convoglio ad alta velocità ogni anno. Al centro c’è il Coradia Stream, il treno regionale elettrico di nuova generazione capace di raggiungere i 200 km/h e di ridurre i consumi del 35% rispetto ai modelli precedenti.
Il treno, presentato a Milano in occasione dell’Expo ferroviaria, entrerà in servizio tra Toscana, Umbria e Lazio il prossimo anno, ma è proprio a Savigliano che prende forma, grazie ad un'esperienza lunga 170 anni. È qui, infatti, che nacque il mitico Pendolino, simbolo della tecnologia ferroviaria italiana.
Negli ultimi vent’anni il gruppo francese ha investito in Italia 300 milioni di euro, generando un fatturato complessivo superiore a 20 miliardi. Solo un anno fa è stato annunciato un nuovo investimento da 30 milioni dedicato a Savigliano, che si conferma come uno dei poli europei più avanzati per lo sviluppo e il collaudo dei treni.
Accanto ai modelli elettrici, Alstom punta anche sull’innovazione sostenibile: entro giugno farà il suo debutto in Valcamonica il treno a idrogeno, primo passo verso la creazione della Valle dell’idrogeno verde italiana.





