Ha patteggiato un anno e otto mesi per “atti sessuali con minorenni” un parrocco cinquantenne cuneese, don Carlo Occelli, conosciuto come"don Ocio", che anni addietro intratteneva una relazione con una ragazza, frequentante la parrocchia, quando la giovane aveva meno di sedici anni. Un rapporto privo di violenza e minacce. L'ipotesi contestata al religioso è infatti quella contemplata dall'articolo 609 quater del Codice Penale: la meno grave.
L’uomo, fino a un mese fa titolare della Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, è stato trasferito a Trieste.
L’istanza di patteggiamento, concordata fra i suoi legali e il pubblico ministero, è stata presentata di fronte al giudice per le indagini preliminari Alberto Boetti.
La pena è sospesa subordinata al percorso e al superamento di specifici percorsi di recupero presso enti o associazioni che si occupano di prevenzione
La ragazza, ad oggi maggiorenne, ha deciso di costituirsi parte civile. Il risarcimento danni, come prevede il rito di patteggiamento, dovrà essere quantificato in sede civile.
LA DIOCESI: "ADOTTATE LE PROCEDURE CANONICHE PREVISTE"
Sul caso si è intanto pronunciata con una propria nota la Diocesi di Cuneo-Fossano, che conferma come don Carlo Occelli, ordinato presbitero nel 2001, si stato intanto "destinato ad altra attività fuori diocesi, in ambito caritativo".
"Nel rispetto del segreto istruttorio – si rileva ancora –, il vescovo diocesano di Cuneo-Fossano non si era espresso pubblicamente, pur avendo subito adottato le procedure canoniche previste non appena informato dei fatti e del procedimento penale in corso, e cioè un’indagine previa, trasmessa al Dicastero competente della Santa Sede, e l’avvio di un processo canonico, ancora in corso, di cui ora si attende l’esito".





