Eventi - 25 ottobre 2025, 10:21

A Saluzzo la grande mostra di Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano della Magnum Photos

"La moda, la vita" è il titolo della mostra alla Castiglia. Oltre 90 fotografie che hanno segnato una svolta nella rappresentazione del fashion. Sarà aperta fino al 1° marzo. In contemporanea al Filatoio di Caraglio "Helmut Newton. Intrecci"

Il taglio del nastro della mostra "Ferdinabdo Scianna "la moda, la vita" alla Castiglia di Saluzzo

Il taglio del nastro della mostra "Ferdinabdo Scianna "la moda, la vita" alla Castiglia di Saluzzo

Alla Castiglia di Saluzzo è  aperta al pubblico la mostra dedicata a uno dei grandi maestri della fotografia italiana, primo autore del nostro Paese a entrare nella prestigiosa agenzia internazionale Magnum Photos.

Sarà visitabile fino al 1° marzo 2026, presentando oltre 90 fotografie di Ferdinando Scianna (Bagheria, PA, 1943) in un percorso dal titolo "La moda, la vita".

L’esposizione curata da Denis Curti, è un progetto del Comune di Saluzzo e della Fondazione Artea che esplora, per la prima volta, uno dei capitoli meno noti della carriera di Scianna: la moda. Un ambito che l’autore affronta con il suo linguaggio da fotogiornalista, scardinando ogni estetica patinata a favore di una narrazione più umana. Scianna porta la moda fuori dalle passerelle e dentro la vita, restituendo immagini che sono insieme documento e poesia, verità e immaginario.

Lo ha raccontato lui stesso, presente alla grande inaugurazione di giovedì e lo racconta ai visitatori,  attraverso i testi nelle sale tematiche del percorso, che  si apre con una sezione introduttiva dedicata al legame tra Scianna e Leonardo Sciascia, a partire dagli scatti realizzati insieme, che documentano non solo la loro collaborazione professionale, ma anche l’amicizia e la complicità intercorsa tra due grandi intellettuali siciliani.

L’esordio di Ferdinando Scianna nel mondo della moda è datato 1987 quando Dolce&Gabbana, allora giovani stilisti emergenti, gli commissionano di realizzare le immagini per i cataloghi di due collezioni, dando vita a una delle collaborazioni meglio riuscite nella storia della fotografia.

Le sue fotografie di moda sono frammenti di storie che riflettono la sua visione del mondo, restituendo un ideale di bellezza che va oltre la pura descrizione del prodotto inserendosi in un reportage che è  la matrice stilistica e narrativa del suo occhio fotografico.

ORARI: venerdì, 15 -19 |sabato, domenica e festivi, 10 -19. Chiusura biglietteria ore 18.

 BIGLIETTI: intero: € 12  (esclusi i diritti di prevendita), ridotto: € 9,00 (esclusi i diritti di prevendita) riservato a: bambini/ragazzi 7- 19 anni, studenti universitari fino a 25 anni, adulti over 65, insegnanti con certificazione, possessori di biglietto di ingresso alla mostra Helmut Newton. Intrecci (Il Filatoio, Caraglio) e i soci ACLI, soci FAI; ridotto gruppi (min 10, max 20 persone): € 6; ridotto scuole (15-25 persone): € 3; ingresso gratuito: bambini fino ai 6 anni, soci ICOM, persone con disabilità + 1 accompagnatore; possessori di “Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta” o di “Abbonamento Musei Formula Extra”; guide turistiche abilitate del territorio piemontese; giornalisti (con tesserino); residenti in Saluzzo soltanto la domenica mattina.

In contemporanea, il Filatoio di Caraglio  ospita Helmut Newton. Intrecci, monografica dedicata ad un altro grande protagonista della fotografia del Novecento. 

Le mostre di Ferdinando Scianna e Helmut Newton, concepite per dialogare tra loro, approfondiscono aspetti inediti o poco esplorati dei due autori, offrendo visioni originali e complementari, due approcci distinti ma convergenti alla moda e al racconto della vita. Le carriere di entrambi vivono una svolta sul finire degli anni Ottanta, anche a seguito delle trasformazioni in atto nella società del periodo: da un lato l’avvento delle prime apparecchiature digitali e di Photoshop, che mettono in discussione il valore testimoniale dell’immagine fotografica, dall’altro la caduta del muro di Berlino e la fine dell’Unione Sovietica, che ridefiniscono gli equilibri globali e aprono nuove prospettive di incontro tra culture. 

Ad accompagnare le due mostre sarà un ricco Public Programme, a cura di Monica Poggi e Fondazione Artea, che proporrà incontri e dialoghi con esperti di fotografia, moda e cultura visiva. Un’occasione per leggere e contestualizzare il lavoro dei due maestri, ma anche per riflettere sulle intersezioni fra fotografia, produzione, collezionismo e società contemporanea.

VB

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