L'Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma (Ail) ha lanciato un manifesto per la salute dal titolo "Curare è prendersi cura. Alimentazione, benessere e stili di vita", presentato durante la quinta edizione del convegno nazionale ospitato a Roma, con patrocinio di ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Istituto superiore di sanità e numerose società scientifiche nazionali.
L'evento è stato un importante invito alla riflessione collettiva e all'azione concreta. Ha riunito studiosi, medici, nutrizionisti, psicologi e volontari da tutta Italia e dall'estero per mettere al centro del dibattito un tema essenziale: come gli stili di vita, l'alimentazione e i percorsi nutrizionali possano influenzare il decorso delle patologie onco-ematologiche.
"Curare significa prendersi cura delle persone nella loro interezza – ha affermato il presidente nazionale Ail, Giuseppe Toro –. La salute non può essere ridotta esclusivamente a un fatto clinico, ma è il risultato di un equilibrio tra corpo, mente e ambiente".
Secondo i dati Globocan 2022, la leucemia è tra i dieci tumori più diagnosticati al mondo. In Italia, nel 2022, si sono registrati oltre 10mila nuovi casi di leucemia e più di 7mila decessi, a cui si aggiungono quasi 6.300 nuovi casi di mieloma multiplo. Tuttavia, circa il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile agendo su fattori di rischio modificabili come alimentazione, fumo, alcol e sedentarietà.
Nonostante ciò, in Italia oltre sei milioni di persone vivono in povertà alimentare e non possono permettersi un pasto proteico ogni due giorni.
Il convegno ha affrontato questioni urgenti come l'uso eccessivo di pesticidi in agricoltura, la presenza di sostanze tossiche nel packaging e l'inquinamento urbano. L'esposizione cronica a polveri sottili, la qualità dell'aria e dell'acqua influenzano direttamente lo stato di salute: non si può parlare di prevenzione senza affrontare il tema ambientale.
È stato presentato il "Manifesto per la tutela del diritto universale alla salute e per la costruzione di un sistema sanitario equo, efficiente e centrato sulla persona", documento che individua i principi fondamentali per garantire a tutti l'effettivo esercizio del diritto alla salute.
Tra le testimonianze dalle sezioni provinciali Ail, le esperienze piemontesi hanno giocato un ruolo significativo. Andrea Pezzana, della Asl Città di Torino, ha offerto spunti importanti sull'approccio "One Health", proponendo un ripensamento della filiera alimentare verso modelli sostenibili e responsabili.
Le sezioni Ail del territorio portano avanti progetti concreti: dai servizi di nutrizione clinica al supporto psicologico, dalla promozione della cultura della donazione al sostegno nei percorsi terapeutici. Progetti come "Stai bene 3.0 Plus" per i bambini, "Trotula" per il contrasto alla malnutrizione e "Aily", un'app per accompagnare i pazienti ematologici, dimostrano come il volontariato possa fare la differenza nella sanità.
Con il convegno 2025, Ail rinnova l'impegno a promuovere consapevolezza e favorire scelte responsabili a livello individuale e collettivo. La sfida è ridurre il rischio di insorgenza delle malattie onco-ematologiche, migliorare la qualità della vita dei pazienti e sostenere il sistema sanitario.
"La salute è un diritto umano – ribadisce Ail – e deve essere garantita a tutte e tutti, attraverso politiche pubbliche efficaci, educazione, accesso alla nutrizione appropriata, giustizia ambientale e coesione sociale".





