I più letti della settimana - 02 novembre 2025, 10:34

Giovanni Botta, l'artista a tutto campo di Bra: «La mia missione? Donare sorrisi ai meno fortunati» [FOTO]

Diecimila ritratti e altrettante caricature, ma soprattutto i 32 capolavori sui pilastri di strada Crosassa: l'opera che ha conquistato tutta la città

Giovanni Botta, l'artista a tutto campo di Bra: «La mia missione? Donare sorrisi ai meno fortunati» [FOTO]

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato mercoledì 29 ottobre.

Ognuno di noi ha un talento e può esprimerlo nel proprio campo lanciando dei messaggi positivi. Nel mio caso, lo manifesto attraverso l’arte, ma per farlo bisogna professionalizzarsi e aggiornarsi continuamente”.

Parte da un concetto chiaro il braidese Giovanni Botta che, tra le righe, lascia anche intendere l’impegno e i sacrifici quotidiani nei confronti di una materia che per lui è stata una “vocazione” espressa ai massimi livelli.

Dopo attenti studi e ripetuti aggiornamenti per distinguersi da una massa omologata di artisti (o presunti tali), Botta vuole soprattutto regalare sorrisi alle persone, attraverso la realizzazione di opere per la collettività, indipendentemente che siano realizzate con una matita, un pennello o un gessetto.

L’artista 48enne è conosciuto da tutta la cittadinanza per i suoi gesti di spontaneità e riconoscenza per la “sua” Bra. Negli anni scorsi ha infatti concluso dei lavori unici, dipingendo ben 32 pilastri sotto la sopraelevata in strada Crosassa, raffigurando volti, tematiche e momenti di riflessione riconosciuti a livello universale. Il lavoro è durato in tutto 5 anni, in quello che lui stesso definisce “un museo a cielo aperto, da condividere anche con i meno fortunati, che non hanno magari la possibilità di accedere nei luoghi veri in cui sono custodite determinate opere”.

Ho raffigurato 15 volti che rientrano nella storia dell’umanità per il loro significato. – ha spiegato ancora Giovanni - Dal compianto Papa Francesco, sino ad Anna Frank, includendo Martin Luther King, Falcone e Borsellino, ma anche temi come la disabilità, l’Olocausto, la giustizia e la fede. Tra le opere anche i grandi del Rinascimento con la Pietà di Michelangelo, La Venere del Botticelli, la Gioconda di Leonardo da Vinci, il Bacio di Klimt o le opere di Caravaggio. Non mi paragono a tutti questi grandi artisti, ma con umiltà provo a ispirarmi”.

Dopo una decina d’anni come OSS (operatore socio- sanitario), Giovanni, diplomato al Liceo artistico di Alba e con una laurea breve a Torino nel ramo automobilistico, ora da tre svolge a tempo pieno l’amata professione.

Sono sempre molto severo con me stesso e mi emoziono ancora tantissimo a rappresentare qualsiasi tipo di raffigurazione nei diversi stili. Bello avere tanti committenti per i lavori sul territorio di Bra, Pocapaglia, Sanfrè e Sommariva. Devo molto anche grazie ai miei 5 anni di lavoro sui 32 pilastri, anche in orari non particolarmente felici e al freddo, con meriti forse anche per questo riconosciuti da molti dalle Langhe al Roero, passando al resto del territorio”, ha ancora commentato.

Botta, sposato con Agnese e papà del piccolo Michelangelo, ha infine raccontato il suo percorso iniziale che l’ha portato a innamorarsi dell’arte. “Ho sempre amato il disegno e i miei lavori sono anche quelli che riguardano soggetti dipinti in negozi, su pareti e vetrate. Nasco in realtà come ritrattista ai tempi in cui lavoravo nell’allora pub a Bandito di Bra Druids, disegnando i volti della gente. Mi sono poi evoluto proprio studiando attraverso dei corsi l’anatomia dei volti. Per 10 anni ho poi cominciato a fare caricature e sinora ho anche collezionato 10mila ritratti. Il mio ritratto del cuore è quello della senatrice a vita superstite dell’Olocausto Liliana Segre, che ha anche avuto modo di regalarle ad Alba qualche anno fa. Il mio successo è soprattutto sapere che attraverso il passaparola e i rapporti umani di un tempo, che hanno ancora valore, si arrivi a conoscere la mia arte, non tanto con i social”.

Cristiano Sabre

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