Attualità - 09 novembre 2025, 16:01

Residente di corso Giolitti scrive al sindaco di Roccavione: "Chi vive qui si è assunto la responsabilità di cambiare le cose"

L'intervento del dottor Elvio Russi a difesa del suo quartiere e di chi ci vive

Residente di corso Giolitti scrive al sindaco di Roccavione: "Chi vive qui si è assunto la responsabilità di cambiare le cose"

L'intervento del sindaco di Roccavione sulla insicurezza di Cuneo, attraverso un video girato davanti ai licei cittadini, in corso Giolitti, ha suscitato molte reazioni e polemiche ma anche dato l'occasione, a volerlo mettere in una chiave positivia, di riaffermare l'identità di un quartiere sicuramente complesso, ma che ha anche saputo unirsi ed esprimere un grande senso di comunità proprio a partire dalla volontà di governare o almeno capire questa complessità. 

Il concetto è reso molto bene dall'intervento del dottor Elvio Russi, ex primario dell'ospedale di Cuneo e residente del quartiere. 

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Gentile Sindaco Giraudo,
sono un cittadino residente in corso Giolitti, e le scrivo a titolo personale, avendo vissuto da vicino le trasformazioni che questo quartiere ha attraversato negli ultimi anni.
Ho visto e apprezzato l’impegno continuo di molte realtà – associazioni, comitato di quartiere, scuole, cittadini comuni – che, spesso lontano dai riflettori, hanno contribuito con determinazione al risanamento e al rilancio della zona stazione di Cuneo. 

Proprio per questo, mi sento in dovere di esprimere disappunto per il video da Lei recentemente diffuso, registrato davanti al Liceo Peano-Pellico, che ha trasmesso un'immagine negativa e, mi permetta, non attuale del nostro quartiere.

Comprendo il valore delle preoccupazioni legate alla sicurezza, che riguardano ogni città e che devono essere affrontate con serietà. Ma ritengo che il messaggio veicolato nel Suo video arrivi in un momento inopportuno e con modalità che non rendono giustizia al lungo lavoro svolto da chi qui vive e si è assunto la responsabilità di cambiare le cose.

Quando il quartiere viveva situazioni critiche – che nessuno ha mai negato – sono stati proprio i cittadini a esporsi in prima persona, con segnalazioni, denunce, collaborazioni attive con le forze dell’ordine e le istituzioni. 

È stato un percorso fatto di presenza, di attenzione, di cura. Non solo per sé stessi, ma anche per il proprio vicino. In un tempo in cui le città spesso vedono crescere l’isolamento, qui si è ricostruito un senso di comunità: ci si saluta, ci si incontra, si sta attenti a chi è in difficoltà.

Questo spirito ha permesso a corso Giolitti di riemergere, di essere vissuto con maggiore serenità, pur restando un’area urbana complessa, come tante. Ecco perché le Sue parole, oggi, rischiano di vanificare ciò che è stato costruito con fatica, e di alimentare paure che non corrispondono più alla realtà quotidiana.

Il problema della sicurezza è reale e riguarda tutti, ma richiede analisi profonde, coordinate e responsabili. Non basta un video, né una narrazione parziale, per affrontarlo seriamente.

Da cittadino, mi sento di rivendicare con orgoglio il cammino che il mio quartiere ha fatto. E desidero esprimere tutta la mia fiducia verso chi, ogni giorno, continua a lavorare per farlo crescere ancora.
Con rispetto,
Elvio Russi
Residente in corso Giolitti – Cuneo
 

Barbara Simonelli

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