Si sono svolti ieri, mercoledì 12 novembre, a Rifreddo i funerali di Antonio Borello, l’uomo di 70 anni era molto conosciuto nel paese della valle Po, per il suo mestiere di muratore e per la sua passione per le auto d’epoca.Per molti anni era stato 'massaro' della cappella di San Bernardo di Rifreddo.
La sua esistenza è stata segnata da numerosi problemi di salute, che aveva però imparato ad affrontare con quella forza e determinazione che da sempre lo caratterizzavano. La passione per le auto d’epoca, che restaurava lo aveva reso protagonista di un capitolo del libro del Gianno Aimar il giornalista Gianni Aimar “Gente di Monviso due” pubblicato nel 2006.
La vita di ‘Tonio’, come veniva chiamato familiarmente, è stata profondamente segnata dall’amore per le auto d’epoca. Quella che era nata come una curiosità si era trasformata, nel tempo, in una vera e propria vocazione, condivisa con il figlio Denis, con il quale ha trascorso anni di impegno, pazienza e cura nel riportare alla luce autentici capolavori del passato.
Come si legge nel libro di Gianni Aimar: “Muratore di mestiere, Antonio possedeva un talento naturale per il restauro: sapeva ridare forma, colore e anima a vetture che sembravano destinate all’oblio. Dalla sua prima Topolino C del 1950 fino alle rare Balilla del ’32 e del ’34, all’Ardita del ’33 e alla Torpedo del ’26, ogni automobile era per lui un pezzo di storia, da custodire come un’opera d’arte.
Nel suo garage, accanto al foglio Denis, trascorreva ore interminabili a ricercare pezzi originali, a rimettere a nuovo carrozzerie e motori, a inseguire la perfezione di linee e dettagli. Non lo faceva per mestiere, ma per amore autentico verso la bellezza e la memoria del tempo passato”.
Un sentimento che sapeva trasmettere con entusiasmo e che oggi resta vivo nel cuore del figlio. Il suo sogno era un giorno restaurare una Ferrari d’epoca: un desiderio che racconta bene la grandezza della sua dedizione e la sua capacità di trasformare ogni automobile in un frammento d’arte.
Oggi la passione di Antonio Borello continuerà a vivere nei ricordi di chi lo ha conosciuto, e nel riflesso lucente di quelle auto che, grazie a lui, hanno ritrovato la loro giovinezza.
Lascia la moglie Vittorina, il figlio Denis con la moglie Enrica, la figlia Silvia con il marito Alex, gli adorati nipoti Alessandro, Rachele, Letizia, Giuseppe e Jacopo; la sorella Maria, la suocera Domenica, cognati, cognate, nipoti, pronipoti e parenti tutti.
La messa di Settima sarà celebrata nella Parrocchia Maria Regina di Rifreddo sabato 22 novembre alle 16. Nella stessa chiesa parrocchiale sarà celebrata la messa di Trigesima domenica 7 dicembre alle 11,15.
Per volontà della famiglia, non fiori, ma offerte che saranno devolute alla Croce Verde di Saluzzo e al "Fiore della Vita" di Savigliano.





