L’ultimo sabato di novembre, il 29, è il sabato della Fiera di Sant’Andrea e ogni anno Saluzzo ritorna in piazza con una manifestazione dedicata al settore agricolo che chiude l’anno, un momento che segue la grande Mostra della Meccanica Agricola.
Terra, lavoro, ma anche territorio e persone. Un appuntamento che ha saputo ricucire la tradizione del lavorare insieme per portare momenti di socialità e festa. Ma quest'anno alcune novità. Infatti il Comune di Saluzzo e la Fondazione Amleto Bertoni, insieme alle comunità che compongono la cittadinanza saluzzese - via Dei Romani, Cervignasco, Castellar Municipio, San Lazzaro, Torrazza e Colombaro dei Rossi - hanno pensato di anticipare al venerdì sera l’immancabile FESTA DELLE FESTE per portare al sabato, dopo l’accensione del grande albero natalizio, il grande spettacolo pirotecnico che quest'anno, per motivi legati al meteo, non è andato in scena a settembre.
Si inizia già il venerdì sera, 28 novembre, alle 20. Tutti al Quartiere per la grande polenta, ovviamente condita come vuole la tradizione, cotta “insieme” e in compagnia, un buon bicchiere di vino, e poi a seguire cambio sala per restare ancora un poco insieme a suon di musica. Ancora una volta GRAZIE alle frazioni saluzzesi e a coloro che mantengono viva questa bellissima tradizione che dello stare insieme fa la sua divertente forza. (Prenotazione al 0175.43527 entro il 26.11).
La Fiera - Immagine e simbolo della Fiera di Sant’Andrea sono i “pocio”, le nespole, frutto tipico autunnale coltivato nel Saluzzese e in tutto il basso Piemonte. Questo frutto necessita di tempi lunghi di maturazione, a riposo e al caldo della paglia e proprio da questo nasce il detto piemontese “stago da pocio” a indicare uno stato di pace nel tepore domestico. Ci si incontrerà sabato 29 novembre a partire dalle 8 al Foro Boario per confrontarsi sulla stagione da poco conclusa e, perché no, concludere le trattative iniziate alla Mostra della Meccanica di S. Chiaffredo. Una mattinata per mostrare macchinari agricoli, piante e utensileria, soprattutto, uno spazio in cui continuare quel percorso secolare che nell’incontro tra saperi e mestieri trova una parte essenziale del “saper fare”, del territorio come d’Italia. Una maniera, questa come in settembre San Chiaffredo, per restare ben saldi su ciò che si è saputo costruire sino ad oggi, consapevoli che i tempi moderni richiedono capacità nuove, grande elasticità, macchinari sempre più intelligenti e agricoltori dal un lato, produttori dall’altro, sempre più preparati per competere in un mercato globale. 2025, una piccola novità. Grazie alla collaborazione con ARAAVI - Associazione Razze Avicunicole Autoctone Piemontesi, andrà in scena un’esposizione di piccoli animali - gallina Bianca, la Bionda e il grigio di Carmagnola.
Il pomeriggio - dalle ore 16.30 - Il pomeriggio tutti in Città per l’evento che accende il Natale: il grande albero e lo spettacolo coloratissimo e rumoroso di Prismabanda Street Band, band natalizia e spassosissima.





