Attualità - 04 dicembre 2025, 09:11

A Mondovì si presenta il "Violino stonato" di Daniele La Corte

La presentazione dell'ultimo libro dell'autore si svolgerà venerdì 19 dicembre alle 17 in sala Scimé

Venerdì 19 dicembre, organizzata dalla sezione Anpi di Mondovì, si svolgerà la presentazione di Violino Stonato, il nuovo libro del giornalista e scrittore Daniele La Corte. L’appuntamento è per le ore 17 in Sala Scimé dove, a corredo del libro, verrà proiettato un breve documentario del regista Andrea Elena. Condurrà l’incontro il Prof. Stefano Casarino, Presidente Anpi. Intratterrà gli intervenuti la violinista Ludovica Ambrogio. 

Dichiara Daniele La Corte: Con “Violino Stonato” ho fatto tredici, ho raggiunto quella numerologia legata alla perseveranza e alla fortuna di aver trovato un editore che ha creduto in me sin dal primo incontro. Con Fusta Editore sono alla sesta pubblicazione consecutiva. Non ci sono mai state interruzioni e ciò non può che essere sinonimo di successo. Un doveroso grazie Paolo Fusta, editore e amico con il quale diamo il via a questa nuova avventura.

Violino stonato è il racconto romanzato di una storia vera. Il protagonista è un operaio dell’Ansaldo di Genova, militare volontario nella campagna d’Africa, voluta della folle megalomania di Benito Mussolini. 

Il metalmeccanico Otello Botti combatte nel deserto sino al momento in cui cade prigioniero degli inglesi.

La sua fede nel Duce lo porta a fidarsi ciecamente, senza tentennamenti e come purtroppo accadde a tanti Italiani, nell’uomo di Predappio, nel dittatore alleato dei nazisti.

Mussolini suonava il violino e lui viene affascinato da quello strumento fantastico. Nella prigione africana un commilitone, un falegname originario del Monregalese, gli fabbrica, con i resti di una cassetta per munizioni, un violino. É stonato, ma ugualmente sprigiona note che lui considera fantastiche, in grado di far capire a tutti come la musica avvicina a Dio e di conseguenza alla vittoria.

Finita la guerra, tornato a Genova, scopre una realtà a lui sconosciuta, ben diversa da quella che immaginava. Crollano le sue illusioni e deve confrontarsi con la dura realtà sociale ed economica dell’immediato dopoguerra, prendendo coscienza delle nefandezze del Ventennio e degli immani sacrifici della Lotta di Liberazione.

Il romanzo ha tante sfaccettature e segue un percorso che conduce Otello Botti alla comprensione totale dei valori della democrazia: la trama si dipana lungo un notevole arco di tempo, dagli anni Trenta agli anni Ottanta del secolo scorso, e arriva sino agli Anni di Piombo, portando  alla luce fatti storici con varie tonalità, che virano talvolta anche verso il giallo.

c.s.

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