Il risultato del trilogo sulle Tea rappresenta un passo avanti importante per accelerare l’approvazione di una normativa UE che consenta di valorizzare le straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecniche di evoluzione assistita, con l’obiettivo di metterle a disposizione degli agricoltori italiani ed europei per combattere i cambiamenti climatici e ridurre l’uso di input chimici. È quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nell’esprimere soddisfazione per il raggiungimento di un accordo politico tra Parlamento e Consiglio. Entrambe hanno sostenuto per primi la diffusione delle Tea per tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo.
La decisione consente ora di procedere verso una normativa chiara che distingue le piante Tea in due categorie: quelle assimilabili alla selezione naturale e quelle soggette a norme più stringenti. Le nuove tecniche genomiche non hanno nulla a che fare con i vecchi Ogm transgenici, ma permettono di riprodurre in modo mirato i meccanismi della selezione naturale per rispondere alle crescenti sfide ambientali e produttive.
È fondamentale ricordare che quando si parla di Tea si parla di organismi che non hanno nulla a che vedere con gli Ogm, ma di soluzioni di miglioramento genetico che permettono di selezionare nuove varietà vegetali con maggiore sostenibilità ambientale, minore utilizzo di input chimici, oltre a resilienza e capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità della nostra agricoltura. Si tratterebbe, di fatto, di una rivoluzione nel campo delle principali colture presenti nella Granda, a partire da viticoltura, corilicoltura, frutticoltura e cerealicoltura.
“Una giornata storica, che porta la scienza a compiere un passo avanti e fa avanzare anche la collaborazione e l’alleanza tra mondo della ricerca e agricoltori coltivatori, nata grazie al continuo dialogo che Coldiretti porta avanti con la comunità scientifica. Insieme si riesce a far comprendere il valore dell’innovazione in agricoltura”, commenta Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo.
“Una vittoria di Coldiretti, che ha costruito un’alleanza europea anche tra quei Paesi che hanno da sempre avversato gli Ogm, ma che hanno riconosciuto l’importanza delle nuove tecniche per il futuro dell’agricoltura, che occorre ora rendere quanto prima disponibili per l’utilizzo nei campi”, sottolinea Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Cuneo.
Il testo dovrà ora essere formalmente confermato con un voto da Parlamento e Consiglio, ma l’accordo politico raggiunto apre di fatto la strada a una piena adozione.





