Politica - 06 dicembre 2025, 18:30

Bra, bilancio 2026: in arrivo ritocchi fiscali. Fogliato: “Scelta netta per garantire stabilità e servizi”

Aumenti minimi sulle aliquote Imu sulle seconde date, invariate quelle sull’Irpef, con riduzione però della soglia dell’esenzione del tributo. La Tari sarà definita invece in base al prossimo piano economico del servizio

Bra, bilancio 2026: in arrivo ritocchi fiscali. Fogliato: “Scelta netta per garantire stabilità e servizi”

Giovedì scorso 4 dicembre l’importante vertice in Commissione Finanze guidata dal sindaco delegato Gianni Fogliato, ha definitivo il futuro economico della Città di Bra in vista della manovra di bilancio 2026 di prossima approvazione, che prevederà degli aumenti di costi. Saranno aumentate pertanto le aliquote Imu sulle seconde case date in locazione, con un incremento dallo 0,45 allo 0,55% (comunque le più basse a livello regionale) per quelle affittate a canone concordato, continuando a garantire tale possibilità di ricorso agevolato alla locazione per gli studenti universitari e i lavoratori transitori non residenti e dallo 0,94 all’ 1,00% per gli altri immobili. Inalterate invece le altre aliquote del tributo, che continueranno a garantire a Bra una posizione concorrenziale con le realtà analoghe della provincia di pari dimensione demografica.

 Inalterate anche le aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef, anche se verrà ridotta da 10.400 euro a 8.500 la soglia di esenzione dal tributo. Una riduzione della “no tax area” che, anche in questo caso, pone Bra come uno dei centri provinciali con la più elevata soglia di esenzione dal tributo.Discorso a parte riguarda la Tari e la tassa rifiuti. Per quest’ultima la previsione di bilancio sarà soggetta a revisione nel mese di aprile prossimo, quando si disporrà del nuovo piano economico finanziario del servizio.

 Sempre sulla Tari il sindaco Fogliato ha puntualizzato: “In questi mesi gli uffici comunali, il consorzio di bacino e il gestore del servizio hanno lavorato affinché fosse possibile minimizzare gli effetti di una vicenda che ha segnato la Città negli ultimi due anni, con una crisi aziendale dell’appaltatore che non vorremmo più rivivere, sia per il possibile danno a un servizio pubblico essenziale, sia per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie. Abbiamo fatto una scelta netta, che rompe con il passato, affidando tutto il ciclo di lavorazione dei rifiuti a una società pubblica di cui il Comune di Bra è il secondo socio ma il primo cliente. Questo comporterà delle rimodulazioni dei servizi, ma cercando di mantenere stessi costi e servizi di allora. Sempre a riguardo della Tari, dal 2026 entrerà in vigore il nuovo “bonus sociale rifiuti”, definito e regolamentato dall’autorità di regolazione per energia e ambiente Arera, che andrà a sostituire i precedenti bonus legati all’Isee previsti dal regolamento comunale. Come previsto dalla legge, sono inoltre stati adeguati ai tassi di inflazione gli importi legati al costo di costruzione, alla base degli oneri di urbanizzazione, rimborsi Irpef fino ad azione (per coloro che hanno Isee più bassi, fino a un massimo di 15mila euro) e il canone unico patrimoniale e mercatale”.

Cristiano Sabre

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