Sinio ritrova un punto di riferimento. Dopo mesi segnati dalla chiusura del circolo, dell’unico negozio di generi alimentari e dell’area camper, il piccolo Comune langarolo ha inaugurato domenica 7 dicembre, in piazza Destefanis, un nuovo spazio pubblico nei locali dell’ex esercizio commerciale, oggi allestito come area di incontro con distributori di caffè, snack e bevande.
Una soluzione semplice, a costi minimi, ma dal forte valore simbolico e sociale. Un gesto concreto per contrastare la progressiva desertificazione dei servizi che negli ultimi mesi aveva lasciato il paese privo di luoghi di aggregazione quotidiana.
“La decisione nasce da una richiesta molto forte della nostra comunità”, spiega il sindaco Enzo Capra. “Sinio si è trovato senza circolo, senza negozio e senza un punto dove anche solo incontrarsi per un caffè. I turisti continuavano a restare stupiti: arrivavano qui e dicevano ‘Ma non c’è nemmeno un bar?’. Per noi era diventata un’urgenza.”
Il locale, reso agibile con piccoli lavori di sistemazione elettrica e di manutenzione, è aperto con orario continuato. Al suo interno alcuni tavolini e distributori automatici garantiscono un servizio essenziale tanto ai residenti quanto ai visitatori.
“Non vogliamo sostituirci alle attività commerciali, che speriamo riaprano”, puntualizza Capra. “Questo spazio non è un bar: è un luogo pubblico aperto a tutti, pensato per rispondere all’attesa di un servizio minimo. La mattina gli anziani possono ritrovarsi a fare colazione insieme; la sera i ragazzi hanno finalmente un punto di riferimento. Dopo un anno senza niente, anche un piccolo gesto cambia l’atmosfera.”
Il sindaco insiste anche su un aspetto culturale: la corresponsabilità nella cura del bene comune. “Ho ribadito che questo spazio è di tutti. È pubblico: appartiene alla comunità. E come tale deve essere rispettato, curato, trattato come si tratterebbe una cosa propria. Le spese per il Comune sono minime, ma è fondamentale che ciascuno se ne prenda cura.”
Il nuovo ambiente, seppur essenziale, risponde così a un duplice bisogno: offrire un servizio quotidiano e rinsaldare il senso di appartenenza. “Partendo da zero, anche un piccolo spazio diventa importante”, aggiunge Capra. “Il clima in paese è già cambiato: c’è entusiasmo, soddisfazione. È un primo passo per sentirsi di nuovo comunità.”






