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Eventi | 28 febbraio 2015, 16:32

Cuneo: "In trincea sbocciavano i fiori" aperta fino al 29 marzo

L'esposizione di Pro Natura, incentrta sulla Prima Guerra Mondiale, sarà visitabile fino alla fine del mese prossimo

Cuneo: "In trincea sbocciavano i fiori" aperta fino al 29 marzo

Con ottima e qualificata partecipazione di pubblico (praticamente tutta «l’intellighenzia» cuneese), è stata inaugurata, a cura di «Pro Natura» (ai cinquanta anni dalla fondazione), in collaborazione col settore cultura del Comune di Cuneo, venerdì sera 20, in Palazzo Samone (Via Amedeo Rossi 4), una esposizione davvero «poetica» sulla Prima Guerra Mondiale (iniziata un secolo fa), che ne focalizza aspetto artistico ed umano, «In trincea sbocciavano i fiori».

La parte centrale, infatti, è costituita dalla collezione di «bossoli incisi» (oltre quattrocento pezzi di varie dimensioni), la seconda in Italia, del cuneese (residente a Vignolo) Davide Angelini. 

milioni di uomini, in anni, tra il 1915 ed il 1918, di precaria vita al fronte, a costante rischio di morte improvvisa, fondo hanno dato a tutte le loro capacità creativa (si pensi alla enorme produzione di lettere e diari, anche ad opera di soldati non certo letterati, a volte quasi analfabeti).

Grande messaggio «pacifista», di amore per la vita, è la creazione di questi manufatti, bossoli incisi con cura, da quelli grandi di obici e cannoni, a quelli delle piccole armi individuali, pistole e fucili, con motivi floreali, religiosi, ma, anche con figure umane (molto spesso donne, spesso alquanto discinte, che non poco mancavano al fronte), con vari stili, dal molto «naif» popolare, contadino, alle evocazioni del «liberty» molto diffuso ad inizio Novecento, nella «Belle Epoque», momento di grande sviluppo tecnico e fiducia nel futuro, che la guerra aveva tragicamente, interrotto.

Cornice sono pannelli storici curati da Nicoletta Fasano e Marco Montagnani (con ringraziamenti a vari ricercatori cuneesi ed astigiani, del Museo del Risorgimento di quella città, ed all’Istituto Storico della Resistenza e della Storia Contemporanea di Cuneo), dedicati a vari aspetti bellici (dalle uniformi alle armi, come i terribili gas, al numero, enorme, stimato in gran parte ancora, di Caduti…) e vari cimeli (tra cui elmetto austriaco, con «chiodo», dalla collezione del padre della signora Colette Hesse, che partecipò alla tracciatura dei confini orientali nazionali dopo entrambe le guerre mondiali)

Nella presentazione, con l’assessore Alessandro Spedale, è stato fatto notare che molto meno ricca è la produzione sul fronte asburgico, visto che i bossoli venivano recuperati e riutilizzati con maggior cura.

Non son mancati i rappresentanti della sezione cuneese dell’Associazione Nazionale Alpini a ricordare il ruolo avuto dalla «Fanteria di Montagna», tra il Monte Grappa e l’altopiano di Asiago, dei «Sette Comuni», tra neve, ghiaccio e rocce.

Sarà visitabile sin al 29 marzo, aperta dal venerdì alla domenica, dalle 15.30 alle 19, la domenica mattina anche dalle 10 alle 12.30).

c.s.

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