/ Attualità

Attualità | 29 marzo 2017, 12:43

Esposto della Provincia di Cuneo contro il Governo: "Non abbiamo le risorse per i servizi fondamentali"

Oggi le Province si trovano a dover dichiarare la loro "impotenza", non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico-amministrativa, ma solo e soltanto per la carenza delle risorse finanziarie

Esposto della Provincia di Cuneo contro il Governo: "Non abbiamo le risorse per i servizi fondamentali"

La Provincia di Cuneo, così come tutte le Province d'Italia, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cuneo e Asti, alla Prefettura di Cuneo e alla Corte dei Conti.

E' stato presentato stamattina, come conferma Federico Borgna nella sua veste di presidente della Provincia. "Siamo stati sollecitati dall'UPI a farlo, perché la situazione è ormai insostenibile", conferma.

Le Province si trovano ad affrontare una situazione finanziaria gravissima e, per certi versi, paradossale anche sul piano istituzionale. Pur profondamente riformate dalla legge 56 del 2014, soprattutto per quanto riguarda il rinnovato modello di governo, le Province sono state confermate dal legislatore nel ruolo di enti territoriali, con l'attribuzione di funzioni fondamentali che hanno un impatto decisivo sulla vita dei cittadini, basti ricordare i compiti che proprio la legge 56/14 ha volutamente riconosciuto in capo alle Province:

·         la costruzione e gestione delle strade provinciali;

·         la gestione dell'edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori;

·         la tutela e valorizzazione dell'ambiente

A fronte di tali funzioni, però, oggi le Province si trovano a dover dichiarare la loro "impotenza", non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico-amministrativa, ma solo e soltanto per la carenza delle risorse finanziarie.

Tutte le funzioni fondamentali, e in primo luogo la gestione dei 3600 edifici delle scuole secondarie superiori, per la costruzione e gestione dei 100 mila km di rete stradale provinciale, per le funzioni di controllo e salvaguardia ambientale oltre che per le spese di personale, per quelle derivanti dai mutui, ecc., le Province hanno a disposizione meno di 450 milioni di euro. Nel 2014 - sulla base di stime operate su dati dei certificati di conto consuntivo - sono stati impegnati nei bilanci provinciali circa 1.300 milioni per le sole funzioni relative alla viabilità, all'edilizia scolastica e alla tutela ambientale.

Ecco che meno di 450 milioni di euro sono decisamente insufficienti.

Federico Borgna non ha mezze misure: "Il vero dramma è che le Province non sono state cancellate. La situazione è davvero al collasso: siamo stati l'unica Provincia d'Italia ad approvare il bilancio. Questo la dice lunga sulla situazione generale. Nel 2017 il sistema delle Province dovrà "contribuire" a favore dello Stato per 1,6 miliardi di euro. Tale cifra corrisponde sostanzialmente a quello che tali enti incassano annualmente dalle entrate derivanti dai tre tributi propri, IPT, RC auto e Addizionale tassa rifiuti. Non ha alcun senso. Dobbiamo garantire i servizi ma non abbiamo le risorse per farlo". 

 

bsimonelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium