60 mila euro al Comune di Boves per intervenire sui serramenti del palazzo

La Regione Piemonte ha accolto la domanda presentata dal Comune di Boves in merito alla legge 6/17 che stabilisce contributi di 50/60 mila euro ad intervento su opere infrastrutturali ( cimiteri, edifici pubblici, illuminazione, asfalti) da rendicontare entro il 1 dicembre.

Boves, insieme a Pianfei, saranno due dei pochi Comuni dell’hinterland cuneese e delle Valli Gesso, Vermenagna, Pesio e Stura ad essere ammessi al finanziamento e percepire un contributo, che nel caso di Boves ammonta a 60 mila euro. Come specificato nel Bando, è necessario spendere i fondi richiesti entro l’anno, pena la perdita del cofinanziamento regionale. 

"Come amministrazione abbiamo chiesto alla Regione Piemonte un contributo di 60 mila euro - spiega il sindaco di Boves Maurizio Paoletti - che unito ai nostri 32 mila euro permetterà la sostituzione di tutti i serramenti del Palazzo comunale, lato piazza Borelli. Quando è uscito il bando eravamo già in possesso dell’autorizzazione della Sovrintendenza, dal momento che era comunque nostra intenzione quest'anno intervenire su un piano ed avevamo stanziato altre somme sul bilancio 2018 che a questo punto potremo usare per nuove asfaltature nel prossimo anno."

Questo intervento va a completare il piano di ristrutturazione globale del Municipio con il rifacimento del tetto (fatto in due lotti, il primo nel 2015 e l'altro nel 2017) dell'intero Palazzo comunale con isolamento termico anche dell'area del Pelerin (sopra il sacrario) che unito ai nuovi serramenti permetterà un abbattimento dei costi di riscaldamento. Inoltre, con i ribassi d’asta, che prevede l'amministrazione comunale, potrà procedere alla ritinteggiatura dell'ultimo piano dove c’è l’istituto musicale e le sale per le riunioni pubbliche.

 Al suo completamento l'intervento presenterà un Palazzo municipale sistemato con abbattimento delle barriere architettoniche, un ascensore, nuovi bagni e gli uffici finanziari, collocati dopo la ristrutturazione e il cambio di location dei locali del museo del Fungo, che grazie ad un finanziamento del GAL hanno trovato posto alla ex filanda Favole.