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Attualità | 20 maggio 2018, 11:35

Mondovì: all'Antico Palazzo di Città la mostra dedicata al Giro d'Italia in terra cuneese

Sandro Dardanello: "Siamo fermamente convinti che la corsa rosa rappresenti uno straordinario volano turistico e promozionale per il nostro territorio"

Mondovì: all'Antico Palazzo di Città la mostra dedicata al Giro d'Italia in terra cuneese

Si chiamano Pavel Tonkov, Francesco Moser, Marco Pantani, Vincenzo Nibali, alcuni dei grandi campioni entrati nell’Olimpo del ciclismo anche grazie agli indimenticabili traguardi della provincia di Cuneo. Una terra che, oggi, si prepara ad accogliere il ritorno del Giro d’Italia con la tappa Abbiategrasso-Prato Nevoso di giovedì 24 maggio.

Tanta l’attesa del Monregalese e non solo, con diverse iniziative collaterali nel segno del binomio tra le due ruote e la “Granda”. Tra gli appuntamenti in programma, anche una mostra fotografica sul passaggio del Giro d’Italia in provincia di Cuneo: si intitola “La Granda in rosa” ed è promossa dall’associazione culturale “Piero Dardanello”, attiva nella promozione dello sport e del giornalismo fin dalla sua fondazione.

La mostra è stata inaugurata sabato 19 maggio,alle ore 17, nella splendida cornice dell’Antico Palazzo di Città, a Mondovì.

«Abbiamo deciso di organizzare un momento celebrativo del ritorno del Giro d’Italia nel Monregalese - sottolinea Sandro Dardanello, presidente dell’associazione culturale “Piero Dardanello”, nata nel ricordo dello storico direttore di “Tuttosport” - perché, con lo stesso spirito di mio fratello Piero, siamo fermamente convinti che la corsa rosa rappresenti uno straordinario volano turistico e promozionale per il nostro territorio. Voglio, quindi, ringraziare la Banca Alpi Marittime e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo per aver deciso di sostenere l’iniziativa, oltre alla Città di Mondovì ed all’Atl del Cuneese che hanno concesso il patrocinio alla mostra.»

L’esposizione - visitabile, con ingresso gratuito, dal 19 al 26 maggio, dalle ore 16 alle ore 19 - è stata resa possibile grazie alla collaborazione con “Rcs Sport”, ente organizzatore della corsa rosa, ed alla disponibilità di Fabrizio Dèlmati, storico fotografo del Giro, che ha concesso all’associazione ben 35 preziose immagini del suo personale archivio.

Anche questo è “Giro d’Italia”. Dietro ogni caduta, ogni indimenticabile volata, infatti, c’è sempre lo scatto che le ha consacrate alla storia. Scatti che, da ben trentacinque anni, portano la firma di Fabrizio Dèlmati. Freelance milanese con oltre quarant’anni di carriera alle spalle, Dèlmati è stato uno dei primi fotografi ad approdare nell’Ordine dei Giornalisti. Dopo un paio di anni di dura gavetta, giunge ad “Epoca” e poi alla “Domenica del Corriere”, cominciando un mestiere che lo porterà, negli anni, a collaborare con tutte le maggiori agenzie di stampa italiane ed estere: “Ansa”, “Olympia”, “Omega”, “Reuters”. Grande, in Fabrizio Dèlmati, la passione sportiva, che lo conduce ad immortalare i più svariati eventi: Olimpiadi, Mondiali di atletica, automobilismo, calcio, motociclismo, pugilato, sci.

Ma c’è uno sport, in particolare, che il fotografo porta nel cuore: il ciclismo, e quella corsa rosa che ogni anno attraversa lo Stivale. Fabrizio Dèlmati la racconta da 35 anni, 28 dei quali a servizio di “Rcs Sport”. A Mondovì Piazza, in un cornice magnifica con affaccio direttamente su piazza Maggiore, esporrà pagine significative della sua carriera e della storia del ciclismo: istanti di un amore infinito per la bicicletta.

“La Granda in rosa” non è, però, “soltanto” una mostra fotografica. A Mondovì saranno, infatti, esposte anche tre storiche “maglie rosa” del Giro d’Italia, già “passate” in città indosso ai loro campioni. Sono quelle di Nino Defilippis (Giro d’Italia 1957, maglia rosa per quattro tappe), Pavel Tonkov (vincitore della corsa nel 1996, quando proprio a Prato Nevoso conquistò la prima maglia rosa) e Francesco Casagrande (che, proprio sulla salita di Prato, fu battuto da quello Stefano Garzelli che, tre giorni dopo, si sarebbe aggiudicato il Giro d’Italia del 2000), gentilmente concesse dal Museo del Ciclismo “Madonna del Ghisallo” di Magreglio (Como).

Infine, in mostra troveranno spazio numerosi interessanti cimeli storici legati al ciclismo d’epoca: biciclette antiche, maglie, pubblicazioni, immagini, ricordi e curiosità dalla collezione privata di Alessandro Ponzo. Da segnalare, anche la collaborazione con l’associazione “Gira&Tuira” e con il club di prodotto “Cuneo Bike”.

c.s.

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