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Attualità | 19 ottobre 2018, 08:30

Voucher, via libera all'applicazione, soddisfatta Coldiretti: "Passo avanti importante verso la sburocratizzazione"

Rivarossa e Galliati: " In Piemonte i voucher sono utili soprattutto nel periodo della vendemmia, ma non sono solo: ad usufruirne sono anche le imprese ortofrutticole per la raccolta di frutta e verdura"

Voucher, via libera all'applicazione, soddisfatta Coldiretti: "Passo avanti importante verso la sburocratizzazione"

Via libera finalmente all’applicazione dei voucher in agricoltura con l’attesa circolare Inps per l’utilizzo di questo strumento dopo l’approvazione della riforma da parte del Parlamento con la legge 96 del 2018.

Lo annuncia la Coldiretti nel precisare che per le imprese agricole sono state introdotte alcune novità per rendere più aderente alla realtà del comparto agricolo le norme e le procedure. Chi decide di usare i voucher deve trasmettere tramite la piattaforma INPS almeno un’ora prima dell’avvio dell’attività, i dati anagrafici e identificativi del personale utilizzato, il luogo di svolgimento e l'oggetto della prestazione, l’entità del compenso, la data di inizio e il numero di ore presunte di prestazione su un arco temporale massimo che è stato allungato da 3 a 10 giorni.

Nel caso poi il lavoratore non venga impiegato, l’imprenditore può revocare la richiesta servendosi sempre della procedura informatica Inps.

Si tratta di un primo segnale di sburocratizzazione che va nel verso auspicato, nonostante alcuni ritardi nell’applicazione che si sono registrati quest’anno dopo l’approvazione della legge – spiegano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - . In Piemonte i voucher sono utili soprattutto nel periodo della vendemmia, ma non sono solo: ad usufruirne sono anche le imprese ortofrutticole per la raccolta di frutta e verdura. Certamente, per questa campagna l’utilizzo sarà ormai limitato, ma auspichiamo possa essere maggiore il prossimo anno. I voucher danno la possibilità di rendere dinamico il mercato del lavoro e di favorire scambi di esperienze tra generazioni. I beneficiari, infatti, erano e restano disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali."

"Importante novità è rappresentata – concludono Galliati e Rivarossa - dal fatto che dovrà essere il lavoratore ad autocertificare sotto la propria responsabilità la condizione di studente, pensionato o altro e soprattutto la non iscrizione nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli”.

comunicato stampa

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