Attualità - 29 dicembre 2018, 11:40

Terme di Vinadio: lavori per 7milioni di euro, si punta a riaprire nel 2020

La conferma arriva dalla proprietà e dal sindaco Giverso, che evidenzia come la Valle Stura stia lavorando per la crescita del turismo, non solo termale

Terme di Vinadio: lavori per 7milioni di euro, si punta a riaprire nel 2020

Lo stabilimento termale di Bagni di Vinadio, negli anni, ha conosciuto davvero mille traversie. Ma in un momento in cui il turismo può davvero fare la differenza, in particolare per i comuni montani delle nostre valli, sempre più apprezzati, è una risorsa sulla quale tutta la Valle Stura deve puntare.

Lo stabilimento è chiuso dal 2016, oggetto di un importantissimo progetto di rifacimento e ristrutturazione che, alla fine, costerà circa 7 milioni di euro.

Ma quando riaprirà? Perchè da tempo non se ne sa più niente. L'obiettivo è il 2020, come ci spiega l'architetto cheraschese Enrico Marengo. La proprietà è una società che raccoglie imprenditori albesi e torinesi, la Terme di Vinadio srl. 

"Stiamo eseguendo interventi strutturali molto importanti; ogni pratica deve essere fatta con l'avvallo dell'Asl o dei vigili del fuoco. Puntiamo al 2020 ma la volontà è quella di fare le cose per bene: se dovremo posticipare, lo faremo. Parte del progetto è stata rivista e modificata in base alle necessità emerse durante i lavori. Abbiamo già rifatto 3000 metri quadrati di tetto ed eseguito dei lavori di staticità. La progettazione è complicata, sia sotto il profilo burocratico che sotto quello tecnico. Le Terme saranno dotate di un impianto pilota. Puntiamo ad avere un'acqua termale non trattata chimicamente: in Piemonte per ora non c'è nulla di simile", ci spiega.

Il progetto era stato presentato pubblicamente a maggio del 2016. Sotto il profilo occupazionale lo stabilimento, una volta operativo, prevede di occupare dalle 35 alle 45 persone.

Ancora Marengo: "Stiamo lavorando di concerto con tutta la valle e con le istituzioni e facciamo parte, già adesso, del corsorzio Valle Stura Experience, che raduna 29 aziende, perché crediamo nelle potenzialità del territorio, al quale lo stabilimento Terme di Vinadio, una volta riaperto, darà un grande supporto in chiave turistica".

La conferma arriva anche dal sindaco di Vinadio Angelo Giverso: "Lo stabilimento prima del 2020 non riaprirà, anche perché a Bagni si può lavorare sei mesi l'anno. Ma le terme non sono l'unico investimento del territorio. In accordo con l'Unione Montana e con la Regione, ci sono altri progetti: il completamento della copertura della pista di pattinaggio per l'autunno del 2019 e la realizzazione di un garage coperto proprio a Bagni di Vinadio, a servizio dei turisti e gestito dal Comune. Infine, vogliamo realizzare un impianto di innevamento proprio a Bagni, per dare un'offerta turistica davvero completa in quell'area. Non manca, inoltre, l'idea di realizzare un parcogiochi invernale per i bambini".

E proprio per i bambini, tra l'altro, nel progetto delle Terme c'è anche la costruzione di due piscine dedicate a loro, come evidenzia ancora il primo cittadino.

La Valle Stura sta lavorando a gran ritmo per valorizzare le sue straordinarie risorse naturali. Il pezzo forte sarà quello delle Terme di Vinadio ma, nell'attesa della riapertura, si fanno progetti per diversificare l'offerta e rendere il turismo sempre più una certezza per il territorio.

 

Barbara Simonelli

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