Ogni giorno uno spunto per continuare a sperare, per potenziare la resilienza e per riadattare la propria vita alle nuove condizioni.
Una quarantena “senza manuale di istruzioni” ci induce a riflettere sull’imprevedibilità della vita e può diventare slancio per rimettersi in gioco e continuare a crescere, nonostante il dolore e la paura.
Gli psicologi del Trauma Center del S.Croce Maura Anfossi, Gemma Falco, Cristina Giordana, Andrea Pascale, Arianna Piacenza
“Lo chiederemo agli alberi, come restare immobili fra temporali e fulmini, risponderanno che le radici sono qui e i rami danzano verso il cielo”: è l’apertura della canzone con cui Cristicchi esortava, prima della pandemia, a restare saldi.
E’ l’unico modo per attraversare la crisi personale, sanitaria e sociale che stiamo attraversando. Una crisi può mandare in frantumi, può travolgerci con emozioni intense e può abbattere i nostri punti di riferimento. Mantenere un buon contatto con se stessi, rinsaldare le radici lasciando che le emozioni ci attraversino, come il vento che fa danzare le foglie, è la strada più sicura.
Disegniamo con i nostri bimbi un albero: con un fusto saldo e rugoso. Accanto ad ogni radice scriviamo una strategia che ci aiuta a rimanere saldi in questo momento. E poi tracciamo i rami e delineiamo le foglie e dentro ognuna di loro scriviamo qualcosa che ci sta aiutando a guardare avanti, oltre la tempesta del coronavirus.
Disegnate il vostro albero della resilienza e inviatelo dal 24 marzo alla mail traumacenter@ospedale.cuneo.it, i disegni più esemplificativi verranno pubblicati su www.TargatoCN.it.