Attualità - 23 dicembre 2010, 17:50

L'eterna lotta al Comune di Sambuco: il tribunale segna il primo punto a favore di Calleri

Rigettata l'istanza di Giambattista Fossati sulla decadenza del Consiglio per mancanza di numero legale. Ma la battaglia continua: spunta una denuncia sulle residenze fasulle

Lo stupendo borgo di Sambuco

Lo stupendo borgo di Sambuco

Il Tribunale di Cuneo nei giorni scorsi ha discusso la causa, su istanza presentata dall’ex sindaco di Sambuco, Giovanni Battista Fossati, in merito alla decadenza dei Consiglieri comunali del paese, Maria Luciana Pronzato e Rinaldo Di Silvestro, il tutto mirato alla conseguente decadenza del Consiglio comunale, attualmente in carica, per mancanza del numero legale. Due giorni fa la sentenza che, con un colpo di scena, ha dato ragione alla controparte e cioè all’Alternativa dei Cittadini. Dopo le vicende passate che hanno portato al commissariamento del Sindaco Massimo Calleri e della sua Giunta,  l’Alternativa dei Cittadini rappresentata dall’Avvocato Clotilde Ingrassia di Torino segna quindi un importante punto a suo favore nella lunga diatriba che Fossati intraprese fin dalle elezioni del 2007 che attribuirono a Calleri la carica di primo cittadino. Dunque. il consiglio rimane in carica.

Come molti ricorderanno, la "guerra" di Sambuco si scatenò all'indomani dell'elezione di Calleri, il "forestiero" che conquistò il paese dopo che l'ex sindaco Fossati, al suo secondo mandato, non potè più candidarsi. Confidando nel commissariamento del paese per mancanza di candidati, Fossati era pronto a riprendere in mano le redini della situazione dopo qualche mese. Non aveva fatto i conti però con Calleri, che presentò la sua lista, di destra, quasi alla chiusura dei termini. Fossati ed i suoi seguaci erano preoccupati, ma non disperati: secondo la legge, infatti, essendoci una sola lista, perché Calleri potesse diventare sindaco avrebbero dovuto votare almeno 64 dei 126 elettori di Sambuco. Impossibile, dato il clima. Invece no: in zona Cesarini ecco un altro candidato, sempre da Torino: arriva una certa Sabrina Giovine che deposita la propria candidatura a sindaco con la lista, lei trentenne, del Partito dei Pensionati. Con due candidature tutto cambia: basta ottenere la maggioranza e sei eletto.

A Fossati non resta dunque che far leva sull'astensionismo, ma in ogni sciopero che si rispetti qualcuno che non aderisce c'è ed ecco che cinque "disertori" pongono la loro croce: Massimo Calleri trionfa con l'80% delle preferenze (4 voti contro 1 delle Giovine) e consegna alla Fiamma Tricolore il primo comune in Italia. Di qui partono le battaglie. All'ingresso del paese viene affisso un cartello con la scritta "La Democrazia è morta", mentre il giorno del primo consiglio comunale arrivano troupe televisive da mezza Italia per raccontare l'insolita storia di questo piccolo centro. "Sono orgoglioso di essere sindaco di Sambuco", dice Calleri al momento del giuramento, tra i fischi ed i mugugni dei cittadini presenti in massa. L'amministrazione s'insedia e, tra diffidenze e speranze, il primo cittadino incomincia a lavorare.

Ma Fossati non si rassegna ed inizia la sua battaglia a suon di carte bollate: si scopre che Calleri ed il suo vice, Renzo Rabellino, non hanno presentato la loro candidatura solo a Sambuco, ma in altri centri delle province di Cuneo e Torino. E non si può. Dopo una serie di sentenze, la Corte Suprema di Cassazione il 9 aprile di quest'anno rigetta il ricorso di Calleri e lo fa decadere definitivamente da sindaco. Tutto da rifare. Al suo posto, un mese dopo, il 10 maggio arriva Lorella Masoero, nominata commissario prefettizio. Ma a Fossati non basta: anche il consiglio deve decadere. Due giorni fa la decisione del Tribunale che dà ragione all'Alternativa dei Cittadini e che segna il primo punto a favore di Calleri in questa vicenda.

E adesso? Fossati ricorrerà in appello, oppure chiuderà la questione dopo questo ostacolo? Intanto sulla testa di Calleri pende un'altra denuncia da parte dell'ex sindaco ed è quella sui cosidetti "residenti fasulli": secondo Fossati sarebbero tanti quelli che possiedono una residenza fittizia a Sambuco, ma che in realtà risiedono da tutt'altra parte.

Colpi su colpi, come si vede: da tre anni a questa parte a Sambuco nessuno risparmia nulla a nessuno. In questo clima, intanto, la scadenza naturale della legislatura si avvicina a grandi passi: nel 2012 ci saranno le nuove elezioni. Alle quali, Massimo Calleri pare abbia tutte le intenzioni di ripresentarsi: "Voglio riprendermi sul campo quello che mi è stato tolto con le carte", sostiene l'ex primo cittadino, che continua a frequentare il paese. Concorrenti stavolta pare ne avrà, eccome: si sussurra, infatti, che uno dei fedelissimi di Fossati, Emiliano Bruna, abbia già scoperto le sue carte. Sarà una bella lotta, tutta da seguire.

Cesare Mandrile

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