- 03 agosto 2011, 08:00

Le previsioni del tempo hanno scoperto l'acqua calda: fa caldo in estate e freddo in inverno

Controcopertina "estiva" con uno sguardo allo schermo per capire se andare in spiaggia con l'ombrellone o... l'ombrello!

Le previsioni del tempo hanno scoperto l'acqua calda: fa caldo in estate e freddo in inverno

Da quanto tempo siamo diventati previsioni del tempo – dipendenti ?  Canali televisivi tematici, tg che per i due terzi si concentrano solo sul tempo – come se in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo fosse un problema per cui perdere il sonno - con tanto di inviati per interviste assurde. Vale a dire quelli che se fa caldo, come è normale che sia d'estate, chiedono alla gente come fa a sopravvivere con il caldo, e se fa freddo, come è normale che sia  d'inverno, come fa a convivere con il freddo. E' uno dei tanti segnali che la parte ricca del mondo si sta progressivamente rincitrullendo?

La prima star delle previsioni del tempo è stato il leggendario colonnello Bernacca. Lo ricordo sul primo canale della RAI con una semplice cartina alle spalle: allora la tv era veramente spartana, il colore doveva attendere ancora qualche anno e le trasmissioni iniziavano alle cinque del pomeriggio, con la TV dei Ragazzi. Non  ricordo se queste prime prove tecniche di previsioni fossero più o meno attendibili. I dati provenivano dall'areonautica  militare, l'unica che allora avesse i mezzi tecnici. Qualche anno dopo, le tv commerciali hanno capito subito che il tempo poteva essere un argomento molto interessante e redditizio.

Non per nulla proprio da loro sono nate le prime trasmissioni con un aspetto meno “bulgaro” mediante l'utilizzo delle  “signorine”. E via i colonnelli che comunque avevano l'aspetto  dello zio che capitava sulla porta di casa e diceva “oggi potrebbe anche piovere”. Come per tutti i prodotti che devono avere un appeal commerciale, molto utile deve essere sembrato attirare l'attenzione con  le signorine. Che non sono però riuscite a scalzare del tutto i militari in divisa blu che con il loro tono rassicurante continuano, a volte solo come voce di commento, ad esistere nelle tv di stato. A parte la bellezza femminile, un altro escamotage per attirare pubblico è quello di mettere davanti alla telecamera il personaggio simpatico. Le previsioni come puro spettacolo di intrattenimento.

Forse, si potrebbe dire, anche a scapito della professionalità, infatti, perché è ben raro che ci sia un vero e proprio meteorologo di professione. E se c'è, questo  è spesso  un tipo un po' triste, quasi un nerd che  vede pochissimo la luce del sole fuori dal suo triste antro. Cosa strana, questa del finto-meteorologo, perché se si fa una trasmissione sulla ultima forma di influenza stagionale, non c'è l'attore o la signorina della situazione che leggono il testo scritto da un medico. C'è il medico vero.

Rimaste un po' vecchio stile sono le previsioni di RAI 3, quelle regionali. Niente signorine, niente colonnelli: solo una voce femminile, sempre la stessa per tutte le regioni, che con voce monotona su una base musicale new-age (e sempre quella da anni) legge testi che viene da chiedersi se chi li ha scritti gli abbia poi dato anche solo una veloce rilettura. Quando noi di Cuneo, infatti, leggiamo sullo schermo tremende temperature sotto lo zero previste come le massime, la voce femminile monotona le definisce “fresche”. Che poi, saranno previsioni che verificheremo cento volte, non solo confrontandole con quelle di altre emittenti televisive, ma anche andando su internet.

Per scoprire che sono tutte diverse tra di loro.

Monica Bruna

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