È giunto ormai alla VII edizione il concorso indetto dalla Banca di Cherasco per le scuole primarie site nei Comuni in cui è presente una filiale dell'Istituto. L'iniziativa sottolinea l'impegno della Banca a favore del territorio, nonché la sensibilità verso la tematica dell'istruzione pubblica: il concorso, infatti, prevede l'assegnazione di tre premi del valore di 500 euro ciascuno, a tre diverse scuole, a sostegno dell'acquisto di materiale didattico.
Il tema su cui dovranno confrontarsi gli alunni, quest'anno, sarà il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: dovranno produrre un racconto, della lunghezza massima di un foglio protocollo o una cartella giornalistica, intorno all'argomento, rispondendo in chiave fantastiosa alla domanda “Come immagini l'Italia tra 150 anni?”.
I lavori potranno essere consegnati presso la sede della Banca, a Roreto di Cherasco, o in una filiale, dal 26 settembre, data di inizio del concorso, al 25 novembre. Per ogni scuola possono partecipare un numero illimitato di classi, e gli studenti possono lavorare singolarmente o in piccoli gruppi. I vincitori saranno stabiliti dal Consiglio di Amministrazione della Banca, insieme alla Direzione, entro il 9 dicembre, e saranno invitati presso l'Auditorium dell'Istituto a Roreto di Cherasco per presentare i loro racconti.
Dichiara Giovanni Bottero, Direttore Generale della Banca di Cherasco: "Quella di quest’anno è la settima edizione di un concorso che sta acquisendo sempre maggiore importanza. Riuscire ad entrare nelle scuole, aiutandole ad affrontare parte delle loro spese con un impegno economico non ingente ma comunque significativo, ci permette di far conoscere la nostra realtà in un mondo a cui da sempre dedichiamo particolare attenzione. L'idea di proporre come tema una visione futura del nostro Paese, partendo dall'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, vuole rappresentare una speranza e un'opprtunità per l'Italia attuale: dare voce alle nuove generazioni deve essere il punto di partenza per la ripresa della nostra società".




