Attualità - 13 ottobre 2011, 12:22

“Azioni e proposte concrete per il settore ortofrutticolo”: importante incontro con Maurizio Gardini, presidente nazionale Fedagri

L'incontro con Maurizio Gardini

L'incontro con Maurizio Gardini

Sono 31 mila le aziende associate alle cooperative di Fedagri Confcooperative Piemonte, con 650 milioni di fatturato. Di queste, 4 mila operano nel comparto ortofrutticolo. “Sono numeri significativi – ha affermato il presidente di Fedagri Piemonte Tommaso Mario Abrate in una riunione tenutasi l'11 ottobre – che indicano bene la vocazione della nostra regione al settore agroalimentare, oggi, come noto, attraversato da una grave crisi”.

Domenico Paschetta, presidente di Confcooperative Cuneo, evidenzia quanto sia consistente la presenza della cooperazione nel settore dell’ortofrutta: quattro milioni e mezzo di quintali di frutta, principalmente mele, pesche e kiwi, è la produzione annuale delle cooperative del settore, collocate principalmente nel cuneese, e tre milioni e mezzo di quintali quella degli ortaggi. "La situazione per i coltivatori è davvero al limite: si pensi che nel caso delle pesche, ad esempio, il prezzo al produttore è al di sotto del 50 per cento del costo di produzione. E’ noto quanto l’offerta superi di gran lunga la domanda - spiegano i dirigenti di Confcooperative – vi è un eccesso di produzione, a cui contribuisce anche una vera e propria disaffezione del consumatore verso la frutta fresca, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandi una dieta variata e ricca di frutta e verdura. E’ tempo che le istituzioni, a partire dall’Ue e dalla nuova PAC prendano atto che i mercati agroalimentari moderni sono largamente imperfetti, non garantiscono un’equa distribuzione del valore aggiunto tra gli attori delle filiere, penalizzano i produttori, spingendoli ai disinvestimenti, e i consumatori, non incentivando come necessario gli acquisti di qualità".

Fedagri Confcooperative Piemonte e Confcooperative Cuneo, in occasione dell’incontro “Azioni e proposte concrete per il settore ortofrutticolo” tenutosi l'11 ottobre, presso la Cooperativa Piemonte Asprofrut di Lagnasco, a cui ha partecipato anche il presidente nazionale di Fedagri Maurizio Gardini, chiedono un rapporto più equo con la Grande Distribuzione Organizzata, con valori di cessione dei prodotti commisurati ai costi di produzione e alla qualità dei prodotti venduti. Proprio il presidente Gardini è intervenuto illustrando le azioni e le proposte concrete individuate da Fedagri per uscire dalla crisi. “Da questa pesante situazione di mercato si esce solo con una maggiore aggregazione - ha dichiarato Gardini che ha aggiunto - L’Ocm è il modello da seguire, ma occorre fare ancora molto sul piano della concentrazione con interventi mirati anche per gli imprenditori che attualmente non rientrano nel bacino della produzione organizzata. Alla politica agricola europea chiediamo di rivedere le regole per i ritiri dal mercato per poter effettuare, in caso di necessità, maggiori interventi e di rivedere i parametri qualitativi della merce immessa sul mercato”.

Tra gli altri elementi critici è emerso nella riunione il problema del nanismo imprenditoriale e dell’eccessiva frammentazione delle imprese: a questo proposito il presidente di Confcooperative Piemonte Giovenale Gerbaudo ha evidenziato quanto lo strumento cooperativo sia in grado di aggregare il mondo della produzione consentendo ai coltivatori di rafforzare la propria presenza sul mercato. (c.s.)

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