Detto, fatto. Il sindaco di Alassio, Roberto Avogadro, leghista doc, ai primi di agosto era sbottato: "Sono di radici leghiste, lo sanno tutti. Toto' e' napoletano, io sono legato alla mia terra natia e ho preferito dedicare quei giardini ad un uomo illustre per la storia della mia cittadina. La statua andrà all'asta e spero che vada a Cuneo: li' ho fatto il militare e già è arrivata la disponibilità della città del basso Piemonte".''. Motivo del contendere: la statua dedicata al grande ocmico napoletano che campeggiava in una delle piazze principale della nota città turistica ligure.
Agenzie che rimbalzavano la notizia, ripresa su tutti i maggiori quotidiani nazionali e l'offerta che arriva da Cuneo, sindaco Valmaggia in testa: "Ci sentiremmo onorati di poter ospitare il busto di Totò".
Tempo due mesi ed ecco che da stmattina il busto di Totò campeggia nella piazzetta interna del palazzo comunale del capoluogo: sono andati direttamente il sindaco Valmaggia e l'assessore alla Cultura, Alessandro Spedale a prelevarla. Insieme con loro anche il presidente dell'associazione "Uomini di mondo", Mario Merlino.
Tutti contenti, dunque: il "verde" Avogadro si è liberato di un peso che proprio non sopportava più (beati i cittadini di Alassio, se i problemi della loro città sono questi...), mentre Cuneo da oggi ha un motivo in più per essere legata con la famiglia del celebre "principe" italiano della risata.




